Sarri, una sola richiesta alla squadra per la Juve. E i tifosi lanciano il loro messaggio...

(di Arturo Minervini) - Frenesia. Pura frenesia. Smania che invade ora dopo ora, con una vigilia che diventa rovente e la testa già proiettata alle 20.45 di domenica sera. C’è tutto sul tavolo verde, una sorta di Heads Up dopo un lungo torneo di poker che deve eleggere tra i due finalisti il vincitore. Dopo la sfida dello Stadium mancheranno ancora 360’ alla fine del campionato, ovvero quarto partite. Chiaro però, che, una vittoria del Napoli darebbe una grande spinta alla squadra di Sarri che si porterebbe ad un solo punto dalla capolista. Giusto, però, evidenziare come il risultato sarà legato a tutte una serie di variabili che non sempre possono essere controllate. C’è qualcosa, però, che può e deve essere controllato: il mondo di approcciarsi a questa gara.

Gli uomini passano, le idee restano. Quelle idee che Maurizio Sarri ha trapiantato nel DNA non solo della sua squadra, ma in grande parte anche nel sangue dei tifosi azzurri che hanno sposato la causa, e la missione, del Sarrismo. Ci immaginiamo un Maurizio intento a curare ogni tipo di dettaglio, ma che ai suoi ragazzi avanzerà una sola richiesta: restare fedeli al proprio gioco. Avere quella sfrontatezza di andare a palleggiare sul campo della Juve, concetto che aveva già invocato in altre grandi occasioni. Perché c’è una cosa che Sarri non manderebbe mai giù: vedere una squadra che rinnega la sua filosofia, quella constante ricerca del possesso palla e del controllo del gioco e della partita.

Caviale e fagioli. All’Allianz Stadium però servirà un Napoli dalle due anime, capace anche di avere la voglia di rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani. Sarà lotta su ogni pallone, sarà fame di arrivare su una palla vagante che dovrà essere superiore del dirimpettaio di turno bianconero. Bellezza e concretezza, concentrazione e cattiveria. Una commistione di elementi e di ingredienti per ottenere il risultato perfetto, perché pensare di espugnare quello Stadio senza essere impeccabili sarebbe atto di grande presunzione. 

Dalla squadra ai tifosi. Loro, sempre presenti, partecipi di questa missione iniziata nel primo pomeriggio del sabato. Hanno scortato la squadra dallo stadio San Paolo fino all’aeroporto di Capodichino, per provare a mettere la loro energia al servizio di questo sogno. Qualcuno dirà che si tratta di provincialismo. Altri storceranno il naso, parlando di esagerazione. Ma come si fa a dare una misura all'amore? Come si può dare un giudizio sul modo di esprimere e vivere una passione. Chi lo fa, non ha mai amato per davvero.