Super Mario ‘NO’: il record di rifiuti e il rischio di una stagione da fuori rosa
C’è chi dice no. Più e più volte. Sempre e comunque. Il caso Mario Rui è l’ultimo che resta ancora aperto in casa azzurra, dopo la cessione in prestito di Victor Osimhen al Galatasaray e il reintegro di Michael Folorunsho, che ha lanciato messaggi distensivi anche sui social dopo le tante voci di addio e il mancato accordo con la Lazio per la sua cessione. Dicevamo, Mario Rui: per il portoghese un contratto in scadenza nel giugno 2026 ma, di fatto, una situazione di separato in casa.
L’esterno classe ’91 è stato accostato a moltissime squadra, ma ha sempre rifiutato anche contratti più lunghi di quello che attualmente lo lega al club azzurro. Ha detto NO a sei squadre: San Paolo, Nizza, Valladolid, Lille, Aris e Basaksehir, sperando in una chiamata da un top club portoghese mai arrivata. Ad oggi resta ancora la pista turca, uno dei pochi mercati ancora aperti, per provare a trovare una sistemazione.
La posizione del Napoli è chiara, così come quella di Conte: la rosa è questa, la ‘famiglia’ (termine usato non a caso in un post sui social) è questa, quindi non c’è spazio per ripensamenti. Cosa farà Mario? Si deciderà ad accettare qualche offerta last minute o attenderà gennaio per trovare una nuova sistemazione? Ogni tanto, bisogna pur dire di sì.
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