Il punto di Del Genio a TN: "Mancanza di continuità inspiegabile! Ritiro, i tanti casi e l'ultimo precedente. Manolas-Kou, che delusione. Ancelotti insiste o cambia?"

E' così Paolo Del Genio, giornalista Tele A e Radio Kiss Kiss Napoli, analizza il momento del Napoli, partendo dall'ultima sconfitta sul campo della Roma
05.11.2019 12:23 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Mancanza di continuità inspiegabile! Ritiro, i tanti casi e l'ultimo precedente. Manolas-Kou, che delusione. Ancelotti insiste o cambia?"
TuttoNapoli.net

"E' stata una partita deludente, in cui il Napoli ha giocato per un periodo troppo limitato di tempo. All'interno di una gara non puoi giocare soltanto per 25 minuti. Il Napoli ha fatto benissimo quella fase, ma è troppo poco. A maggior ragione quando l'avversario è un avversario di qualità come la Roma, in quel caso diventa ancor più complicato e pericoloso essere una squadra passiva per tanti minuti, senza la voglia di far male ma subendo solo le azioni dei rivali". E' così Paolo Del Genio, giornalista Tele A e Radio Kiss Kiss Napoli, analizza il momento del Napoli, partendo dall'ultima sconfitta sul campo della Roma, nel suo consueto appuntamento settimanale con il microfono di Tuttonapoli.net: "La prima metà di primo tempo c'è stato un atteggiamento sbagliato. E la ripresa poi è stata incredibile, perché poi si veniva da una fase di partita che sembrava volesse far mettere il tutto per il verso giusto, al netto della solita sfortuna. E' inspiegabile questa mancanza di continuità, all'interno delle partite e in questa prima parte di stagione. E' la cosa più grave. Ci sono stati dei tratti di gioco e delle prestazioni come quelle con Liverpool, Atalanta, il secondo tempo con la Juve, in cui il Napoli ha fatto molto bene. Ma è incredibile questa mancanza di continuità, anche all'interno delle partite stesse".

Il ritiro è la giusta strada per ritrovarsi? "Sono dei messaggi che si mandano all'ambiente, ma non so se possa essere la cosa giusta. Nella storia del calcio ci sono tanti casi di ritiri finiti male, dopo i quali la squadra ha continuato a fare anche peggio di prima. Ma ci sono anche casi in cui in ritiro si è avuta una scossa giusta. Definire il ritiro sicuramente la soluzione delle problematiche attuali no, bisogna contestualizzarlo. Il ragionamento fatto da De Laurentiis nasce dalla voglia di vedere un'amalgama importante all'interno del gruppo, l'ha spiegato".

Ancelotti ha pubblicamente detto di non essere d'accordo. Come va interpretato? "Anche in questo caso posso dire solo che molte volte nella storia del calcio le contrapposizioni tra presidente e allenatore hanno dato scosse positive, molte volte hanno causato situazioni negative, non possiamo saperlo. Non è detto che un momento di scontro non possa far scoccare una scintilla. L'ultimo ritiro fatto dal Napoli fu prima della finale di Doha con la Juventus e in quel caso ci fu una prestazione grandiosa da parte dei calciatori, che volevano dimostrare di avere carattere e grinta. Alle volte in un momento particolare della stagione devi fare, come società, anche qualcosa che possa andare contro ai calciatori. L'importante è che lo dimostrino. A De Laurentiis non interessa tanto come i calciatori abbiano preso il ritiro".

In questo momento la maggior parte dei problemi riguardano la fase difensiva. "Ad inizio stagione si diceva che quest'anno il Napoli avrebbe pressato alto, anche grazie alla coppia velocissima Manolas-Koulibaly, che poteva permettere al Napoli di recuperare il pallone verso l'alto con forza. Purtroppo però non è mai riuscito quest'atteggiamento al Napoli, un atteggiamento che funziona male. Avevamo pensato, però, che anche se la fase difensiva non avrebbe funzionato al meglio Manolas e Koulibaly potevano risolvere diverse situazioni e togliere le castagne dal fuoco. Invece non solo non sta succedendo, ma per di più stanno commettendo entrambi diversi errori, non si vede una grande intesa. La coppia Manolas-Koulibaly ad oggi è una grossa delusione".

Quale formazione per il Salisburgo? "Non so cosa passa nella testa di Ancelotti in questo periodo difficile. Non so se vuole dare coraggio e fiducia con una squadra offensiva, con Callejon, Insinge e due punte, oppure vuole aggiungere un centrocampista o un difensore in più, alzando Di Lorenzo e inserendo anche Maksimovic, facendo una sorta di 3-4-3. In questo momento, funzionando così male la coppia centrale, aggiungere un altro difensore può limitare i danni. Ma non so se Ancelotti vuole fare accorgimenti che limitino i danni o continuare sulla strada presa, quella offensiva. Non avendo Allan, tra l'altro, in fase di non possesso il Napoli ha un ulteriore handicap".