Dov'è il centrocampo? Focus sui 4 interpreti che non brillano più

Zielinski non tira più in porta. Allan fa tutto tranne che rincorrere gli avversari. Fabian danza per il campo senza dominarlo. Elmas era partito bene e ora s'è perso. Se l'attacco punge a fasi alterne, se la difesa s'era ritrovata dopo le difficoltà iniziali, il centrocampo è il reparto meno brillante di questo avvio di stagione. I singoli sono forti ma non illuminano la scena. La manovra stenta, ognuno dei suoi interpreti ha espresso solo metà del suo potenziale. Tutti sanno di potersi aspettare di più da tutti. La domanda sorge spontanea: è una questione fisica o tattica? Di sicuro non è tecnica. Il valore dei quattro calciatori appena citati è noto a tutti. Molti hanno già espresso in passato la propria stoffa, altri sono incappati in una "pausa" dalla quale appare difficile evadere.
ZIELINSKI - Il polacco non segna più. Prima lo faceva con tiri dalla distanza, oggi neppure ci prova. Gira per il campo in cerca di una meta, fa giochi di gambe, è delizioso quando tocca palla ma non punge, non incide, non è decisivo. Sarri lo paragonò a De Bruyne, lo fece perché la tecnica è dei campioni, così come il cambio di passo. Zielinski ha nelle corde la capacità di portar palla per 40 metri saltando avversari come birilli. Non lo fa più. Perché? Deve ritrovarsi mentalmente. Si limita al compitino ma per quello andrebbe bene anche uno qualsiasi.
ALLAN - Il brasiliano si era esaltato lo scorso anno al fianco di Hamsik. Rincorreva chiunque, strappava applausi ed elogi, fu cercato dal Psg. Oggi è un metodista, tocca tanti palloni, ma non ha la qualità dei registi nè l'idea di calcio dei costruttori di gioco. Dovrebbe esser libero di arrivare ovunque, con o senza palla, invece è diventato un riferimento per i compagni, resta basso, a due passi dai difensori, ma la manovra risulta spesso lenta e non solo per colpa sua. Con la Spal ha giocato anche terzino.
FABIAN - Ironia della sorte, lo spagnolo brilla più in Nazionale che a Napoli: quando gioca con la Spagna risulta essere sempre tra i migliori, in azzurro gioca bene ma non così bene come potrebbe fare. Soffre, probabilmente, le difficoltà collettive. Già diversi assist per lui e un solo gol: a Lecce. Fabian ha giocato in ogni posizione possibile, per Ancelotti è fondamentale, ma lo spagnolo è il primo a sapere di poter dare molto di più. Non si ricevono così tante attenzioni dalle big europee per caso.
ELMAS - Il diamante macedone stenta dopo aver illuminato tutti. Nulla di trascendentale, semplicemente un ottimo avvio di stagione, tanta qualità e personalità. Da un po' di tempo è rimasto in panchina, è tornato titolare con la Spal, ha giocato a destra (per Ancelotti solo in fase difensiva), è lui a perdersi Kurtic, ha ricoperto una porzione di campo inedita, non ha quasi mai lasciato il segno. Per caratteristiche meriterebbe di stazionare più in avanti per sfruttare la sua qualità. Conclusione banale: deve ritrovarsi. Come tutti.
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