Gattuso, toglietegli tutto (tranne questi quattro)

(di Arturo Minervini) - Presente turbolento, futuro da pianificare per evitare di commettere errori del recente passato. Nella lunga pausa di riflessione del calcio, utile anche a ragionare su certi parametri finanziari che forse hanno finito per dilaniare il sistema stesso, il Napoli inizia a programmare il domani. Un domani che vedrà in panchina Rino Gattuso, che si è con merito e sudore guadagnato la fiducia di Aurelio De Laurentiis.
Nelle prime chiacchierate informali con la società, il tecnico nativo di Corigliano ha più volte ribadito alcuni concetti: giocatori motivati da trattenere, valutare la rosa a disposizione e trattenere quello che ha indicato come i cardini del nuovo corso da avviare quando sarà scacciato l’incubo del Coronavirus.
Toglietemi tutto, tranne questi quattro. Elaborando un claim da pubblicità, potrebbe essere questo il Ringhio-Pensiero sul calciomercato che partirà (anche se non si sa ancora quando e con quali modalità). I nomi del poker degli intoccabili sono quelli di Piotr Zielinski, Fabiàn, Lorenzo Insigne e Dries Mertens.
Per il polacco ed il napoletano, problemi non dovrebbero esserci. Piotr è vicino a prolungare il contratto attualmente in scadenza, Lorenzo con la mossa di salutare Mino Raiola ha fornito implicite garanzie sulla sua volontà di restare azzurro magari per sempre. Si fanno più arditi i discorsi per il belga e lo spagnolo: il primo, ad un passo dal rinnovo, è ore come Ulisse che attraversa un mare popolato da sirene che ammaliano ed offrono cifre anche più alte di quella prospettata da De Laurentiis per sigillare il nuovo accordo. Lo spagnolo è oggetto sempre in vetrina, rarità più volta esposta e che ha fatto ingolosire più di una big d’Europa. Le offerte arriveranno, ma il Napoli sembra voler resistere (almeno per un altro anno). Anche perché, altrimenti, chi lo sente Gattuso?
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