Gli opposti si attraggono e si completano

Stanislav Lobotka, piacevole sorpresa nella gara contro la Spal. Una prova fatta di tanta personalità in cabina di regia.
01.07.2020 16:57 di  Carmine Ubertone  Twitter:    vedi letture
Gli opposti si attraggono e si completano
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

(Di Carmine Ubertone) Uno, massimo due tocchi, estrema pulizia del passaggio, dà ritmo alla squadra, fa uscire sempre bene i compagni dal basso e disegna arcobaleni per gli inserimenti degli esterni. Questa è la sintetica descrizione di Stanislav Lobotka, piacevole sorpresa nella gara contro la Spal. Una prova fatta di tanta personalità in cabina di regia. Se vi serve qualcuno che metta in ordine la vostra vita, il buon Stanislav è quello che vi serve. E’ da puro esteta del calcio il suo smistare il gioco con passaggi di prima facendo uscire i compagni dal pressing avversario. 

Le caratteristiche di Lobotka sono completamente opposte a quelle di Diego Demme. Nonostante abbiano lo stesso ruolo, l’ex Lipsia predilige la fase d’interdizione, nessuna giocata sensazionale ma sempre utile per la squadra: smista palloni con semplicità, polmoni da maratoneta nel percorrere la media di 10 km a partita, in poche parole religiosamente pratico. Il vero equilibratore in mezzo al campo del Napoli.

I due registi sono completamente uno l’inverso dell’altro, stili di gioco diametralmente discrepanti come due binari frontali che hanno direzioni opposte. Gli antipodi si attraggono e spesso si completano. Lobotka e Demme sono quei poli contrari, ma dannatamente necessari in una squadra che vuole lottare per grandi traguardi. Non è eretico immaginare che Gattuso possa schierarli entrambi dal primo minuto nelle prossime gare di campionato. Del resto i colori opposti, se messi a fianco, stanno bene insieme.