Gazzetta - Gli ingaggi fanno sparire il tesoretto: anno scorso -19mln ed ora siamo già sul -50mln

"Spendiamo in stipendi quello che non fatturiamo. Non ci sarà un ridimensionamento, ma una presa di coscienza che da un punto di vista del bilancio il budget va rivisto. Sennò il Napoli fallisce". L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport torna sulle parole di De Laurentiis dei mesi scorsi per un'analisi della situazione economica del club.
PERDITE - Il Napoli si è presentato alla sfida pandemica con un prospetto economico-finanziario tra i più virtuosi del calcio italiano: al 30 giugno 2020 patrimonio netto di 126 milioni, liquidità di 124 milioni e zero debiti bancari. Ma ADL non ha intenzione di metterci soldi in questa fase: nel 2020 la perdita di 35 milioni della holding Filmauro derivava per 19 milioni dal Napoli, per 5 dal Bari e per 12 dal resto delle partecipazioni. Quindi il Napoli, anche al tempo del coronavirus, dovrà continuare a camminare sulle sue gambe.
SPESE - Sono lievitate fino a raggiungere nel 2019-20 quota 259mln (141 stipendi e 118 ammortamenti) a fronte di 179 milioni di ricavi: nell’ultimo bilancio approvato è emerso un deficit di 19 milioni. E gli ingaggi sono ulteriormente cresciuti, contestualmente al crollo del fatturato con gli stadi chiusi: in attesa dell’approvazione del bilancio, le nostre stime propendono per un rosso superiore ai 50 milioni al 30 giugno 2021. Covid e mancata Champions rendono urgente il contenimento dei costi nonostante le difficoltà generali del mercato.
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