Lo Scudetto mai in discussione: dov'erano Inter, Milan e Juve?

Un puntino all'orizzonte dalla prospettiva del Napoli. Le big del campionato, quelle storiche, Inter, Milan e Juve, si sono rincorse a vicenda, ognuna ha sfidato l'altra a fare peggio, sono cadute, inciampate, si sono rialzate per un istante, sono tornate a cadere, si sono aggrappate ai luoghi comuni, "a gennaio comincia un altro campionato" dimenticandosi però di parteciparvi.
A novembre, prima del Mondiale, il Napoli aveva otto punti più del Milan, sembrava un solco colmabile, in attesa della ripresa. La verità è che non c'è mai stata partita, il Napoli ha messo subito le cose in chiaro, due vittorie con la Juve, il successo a San Siro contro i rossoneri, i trionfi ovunque, in ogni dove, mentre altrove si balbettava.
Il Milan ha pagato l'assenza di Maignan e, forse, l'euforia Scudetto convinti bastasse quella per ripetersi; la Juventus ha avuto problemi extra-campo che hanno inciso solo in parte e, poi, le solite difficoltà tattiche di Allegri, una squadra incapace di divertire costruita con scelte di mercato discutibili (vedi Pogba e Paredes) e un bomber triste, Vlahovic, che forse rimpiange l'euforia di Firenze e il gioco di Italiano. L'Inter è stato incostante, discontinuo, ha perso troppe partite, ne ha pareggiate altre che sembravano vinte, eppure vantava un organico di valore come confermato dal percorso in Champions.
Milan, Inter e Juventus sono accomunate dallo stesso identico vizio: aver rallentato spesso lasciando al Napoli la possibilità di andare in fuga. Ad un certo punto è diventato imprendibile anche per i più ottimisti. Stiamo arrivando, dicevano...
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