Lobotka a KKN: "Dicevano che ero grasso, volevo lasciare ma poi è andato via Gattuso! Spalletti non urla, ora sono felice"

Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, quest'anno è diventato centrale nel progetto azzurro a firma di Luciano Spalletti.
21.01.2022 14:25 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Lobotka a KKN: "Dicevano che ero grasso, volevo lasciare ma poi è andato via Gattuso! Spalletti non urla, ora sono felice"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, quest'anno è diventato centrale nel progetto azzurro a firma di Luciano Spalletti, dopo una prima annata complicata con Rino Gattuso. Lo slovacco ha parlato di questo e tanto altro in un'intervista concessa a Radio Kiss Kiss Napoli: "In questo momento sono felice al Napoli perché sto giocando tante partite. Prima ho passato un momento difficile, non giocavo, pensavo anche di cambiare squadra perché volevo godermi il calcio, volevo giocare. Invece è andato via Gattuso e Spalletti ha dimostrato subito di credere in me, nelle mie qualità e nel mio modo di giocare".

Anche quando facevi fatica, Hamsik ha sempre detto che sei un gran calciatore. "Sì, Marek con queste sue risposte mi ha aiutato molto, specie coi tifosi. Anche perché molti non capivano come fosse possibile che un calciatore costato 20 milioni non riuscisse a giocare. Dicevano che ero grasso. Lui mi conosce bene, è stato un grande e lo ringrazierò sempre per l'aiuto che mi ha dato".

Com'è il rapporto con Spalletti? "C'è un bel feeling, è un grande sia in campo che fuori. Non urla molto come Gattuso, mi piace come ci fa giocare e come comunica con noi. Per me è bello essere allenato da lui, soprattutto perché mi fa giocare".

In casa fate più fatica che in trasferta: come mai? "Molte squadre, quando giocano al Maradona, pensano solo a difendersi. E per noi è difficile far gol. Con Juve e Bologna invece ci hanno pressati alti e con le nostre qualità abbiamo mostrato il nostro gioco. E' difficile fare bene se non si concretizzano le occasioni da gol. A questo poi ci aggiungerei che abbiamo perso anche un po' di calciatori nelle ultime settimane. Ora dobbiamo pensare solo a vincere quante più gare è possibile".

Credete allo scudetto? "E' possibile lottare per lo scudetto, siamo forti e lo sappiamo. Non è stato facile giocare con tanti assenti, ma siamo consapevoli di poter vincere con chiunque. Ora siamo di nuovo vicini alla vetta, abbiamo possibilità di vincere ma dobbiamo ottenere punti con tutte le squadre, piccole e grandi".

Preferisci giocare in un centrocampo a tre o come fate adesso a due? "Preferisco giocare a tre, ma so far bene anche a due ora. C'è grande cooperazione tra noi a centrocampo, per questo non importa più di tanto se si gioca a due o a tre".

Il Napoli ha il miglior centrocampo della Serie A? "Abbiamo molti calciatori forti a centrocampo, che possono ricoprire più ruoli. E' un bene anche per l'allenatore avere tanti calciatori a disposizione con qualità".

Il giocatore che ti ha sempre ispirato? "Quand'ero piccolo Ronaldinho. Poi Messi, Iniesta, Xavi, Kroos, Modric, Verratti, Thiago Alcantara, ossia tutti calciatori del mio ruolo e con le mie caratteristiche fisiche. Cerco di ispirarmi a loro nel modo di interpretare il calcio".

Come ti trovi a Napoli? "Mi piacciono Napoli, i suoi tifosi, la mentalità della gente. I tifosi hanno un modo di pensare simile al mio, per questo sono molto contento di vivere in questa città".