Mazzarri a Sky: "Col Real è un jolly. Grande stima di Ancelotti, è un esempio"
Alla vigilia di Real Madrid-Napoli, il tecnico azzurro Walter Mazzarri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: "Emozionato? “No, perché sono tanti anni che alleno. Ci siamo catapultati qua oggi e sto già pensando a cosa devo fare. Ormai il mio mestiere lo conosco da anni, che siano partite di questa importanza o meno importanti per gli altri, per me sono tutte uguali”.
E’ un occasione per dare continuità ai segnali positivi di Bergamo? “Sì, quello lo sappiamo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo, con un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Sappiamo delle difficoltà che andremo ad affrontare domani. Questo è affascinante e bello, speriamo di fare il meglio possibile per i nostri colori”.
Come nasce la stima reciproca con Ancelotti? “Carlo è uno degli allenatori col quale vado davvero d’accordo. In passato ci siamo sentiti più volte quando col Chelsea gioca in Champions contro squadre che avevo affrontato io. Da parte mia c’è una stima illimitata, ma ci vuole poco perché un vincente ce ne sono pochi al mondo, forse è il più vincete e poi è un signore come uomo, da lui c’è anche da imparare. Forse con l’età ora sono più calmo, ma lui lo è sempre stato. Sempre col self control, sempre preciso e perfetto, è un esempio per tutti”.
Osimhen parte titolare? “Fatemi aspettare domani, ci devo parlare. Sapete benissimo che con due partite ravvicinate così bisogna parlare con i ragazzi, anche quelli che hanno fatto una partita intensa a Bergamo bisogna capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90’, poi se partirà dall’inizio o a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e lo staff medico”.
E’ una partita che ha un peso per la classifica? “E’ chiaro che poi c’abbiamo l’ultima, che è come una finale, e quella non dobbiamo sbagliarla. Ora abbiamo questo jolly, sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e a fare risultato già domani. Non dobbiamo sbagliare col Braga, perché il valore è importante ma non come quello del Real”.
Come è stato l’incontro con ADL? “Quando mi ha chiamato il presidente è perché gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata un’altra volta volentieri. Lui ha fatto i suoi conti e ha pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente, dopo che andai via, c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni per tanti motivi ma poi ci siamo risentiti. Ci diamo del tu, è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse e per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e di considerazione”.
Obiettivi? “Come ho detto prima dell’Atalanta, intanto bisogna ricominciare a vincere, è inutile parlare di obiettivi se la squadra non va bene. Bisogna giocare come a Bergamo, soprattutto il primo tempo, cercare di fare risultati e poi cosa nasce cosa. E’ inutile crearsi ora degli obiettivi, devo capire quali problemi aveva la sua squadra e quali problemi avrà”.
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