Napoli-Verona 1-1, le pagelle: sovrastati tatticamente come all'andata, la difesa tiene come può

Napoli-Verona 1-1, le pagelle: sovrastati tatticamente come all'andata, la difesa tiene come puòTuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 23 maggio 2021, 23:19In primo piano
di Antonio Gaito
fonte dallo stadio Maradona, Antonio Gaito
dallo stadio Maradona, Antonio Gaito

Meret 6 - Incolpevole sul gol preso. E' chiamato a tantissime uscite alte e mostra sicurezza.

Di Lorenzo 5,5 - Viene spesso prezzo in mezzo, come all'andata, 1 contro 2 o addirittura 1 contro 3 quando un mediano o Lozano non aiuta. Valutazione che non è più bassa perché le colpe sono da ricercare in panchina. 

Manolas 6,5 - Sbaglia poco o nulla. Fa valere la velocità su diversi attacchi alla profondità, copre anche alle spalle del terzino e ci mette più volte una pezza nel cuore dell'area di rigore. 

Rrahmani 7 - Ha il merito di sbloccare il risultato, ma non solo. Gioca una partita quasi perfetta, difendendo in avanti, dando pure ritmo nella costruzione rapida dopo il recupero palla e nel finale quasi suona la carica alzandosi con enorme aggressività. 

Hysaj 4,5 - La linea non è abbastanza alta, conferma la mancanza di un lavoro tattico alle spalle, è sul gol è nella terra di nessuno e viene infilato. Fino a quel momento peraltro non incanta neanche sul piano dell'uscita (dal 71' Mario Rui sv)

Fabian 5,5 - Deve abbassarsi per poter giocare palla con meno pressione. Almeno rispetto ai compagni prova la verticale, senza paura di sbagliare, ma portando a casa poco o nulla. 

Bakayoko 5 - In difficoltà, ma è difficile dargli particolari colpe. Non ha il giro palla di Demme, relegato in panchina, ma fa valere per quello che può le sue caratteristiche di recupero su diverse ripartenze, ma poi è difficile chiedergli anche l'altra fase che non ha mai avuto (dall'81' Petagna sv)

Zielinski 5,5 - Soffocato tra le linee, deve svariare per trovare spazi. Si accende poche volte e viene richiamato in panchina per un cambio della disperazione, perdendo così anche il suo tiro dal limite nel finale (dal 71' Mertens 5,5 - Qualche spunto isolato, nella confusione finale non fa nulla per mettere ordine tra le linee)

Lozano 5 - Mai realmente in partita. Qualche accelerazione isolata, un tiro alto, ma la squadra non riesce quasi mai ad innescarlo. Finisce per giocare spalle alla porta, anticipato dal terzo centrale gialloblù (dal 68' Politano 6 - Almeno fraseggia di più, dà più vivacità e si crea lo spazio per il tiro della qualificazione ma il sinistro esce di poco)

Osimhen 5,5 - Gara complicata per lui. Corre come un disperato fino al 95', ma di palloni puliti su cui incede non se ne vedono. Costretto a girare a largo per non imbottigliarsi nel traffico, poche volte può portare palla con lo sguardo verso la porta.

Insigne 5 - Quasi sempre spalle alla porta, francobollato e costretto a svariare. Ha l'occasione per sbloccare il match, ma manda di poco a lato, poi per il resto prova a ricamare nello stretto ma le giocate sono tutte difficili ed anche arretrando trova la pressione gialloblù.

Gattuso 4 - Come all'andata, se non peggio. Il Verona aggredisce: linea alta e soffocante uomo su uomo, come da caratteristiche (primo in Italia per falli, fuorigioco fatti e duelli aerei vinti), ma rispetto all'andata non c'è nessun correttivo. La squadra non cambia gioco sulla densità in zona palla, l'uscita dal basso è problematica e sterile ed a centrocampo viene preferito Bakayoko che di certo non accelera il fraseggio per farli andare a vuoto. Nonostante il vantaggio, arrivato su un episodio dopo aver costruito pochissimo, la squadra si schiaccia immediatamente e poi su un semplice lancio la linea difensiva - come per tutto l'anno - conferma il poco lavoro alle spalle: non è allineata e non ha le giuste scalate nonostante un 4 vs 3 e resta nella terra di nessuno, con Hysaj infilato ed un gol che ricorda l'andata e tanti altri. I cambi sono puramente della disperazione, accentuano le difficoltà ed i buchi centrali. Finisce con uno psico-dramma, ma il Napoli per tutto l'anno non ha mai dato dimostrazione di essere organizzato. Forte, aggrappato ai singoli, ma senza un'identità tattica.