Osimhen e gli 81 mln dello scandalo che scandalosi non sono: ecco perché
(di Arturo Minervini) - Il calcio si racconta. Si commenta. Si vive. È infiltrato speciale nei discorsi quotidiani, al punto da diventare clichè, banalità che viene assorbita da alcuni come verità incontrovertibile. Il giochino del calciomercato appassiona per questo: perché si parla di denaro, ci fa sentire tutti Paperon de Paperoni pronti a tuffarsi con la mente in una stanza piena di monete d’oro. E allora i milioni diventano ‘cosa da niente’, perché fondamentalmente non sono i nostri. C’è però un altra ramificazione del tifo e dell’opinione, che si intestardisce e che analizza le voci del mercato come se quei soldi fossero proprio suoi. Ne fa quasi una questione personale, perché ci tiene al bilancio e vuole fare le plusvalenze.
Serve dunque, fare un minimo di chiarezza. Non è necessario scomodare Mario Draghi o approfondimenti di economisti svizzeri per approcciarsi al tema in maniera più serena, equilibrata e preparata.
“Il Napoli pronto ad investire 81 milioni di euro per il cartellino di Osimhen” rilanciava in mattinata l’Equipe. Fonte più che autorevole, al punto che anche i media italiani hanno confermato che la trattativa col Lille pare essere incardinata proprio su quelle cifre. In quell’affare ci entrerà anche Adam Ounas, valutazione 30 milioni e prima icona da aprire e tenere sul desktop.
Gli 81 milioni diventano quindi 51, che al primo anno andrebbero già ammortizzato del 40%. Con Ounas, costo già ammortizzato, il Napoli andrebbe a fare una plusvalenza da inserire a bilancio che coprirebbe già una bella fetta dell’investimento fatto per un classe ’98, uno che anche dovesse far male continuerebbe ad avere una valutazione dignitosa.
È il mercato impostato in questo modo che porta a fare certi affari. Basti pensare alle valutazioni fatte da Juventus e Barcellona nello scambio Pjanic-Arthur. Non vuol dire che questo modo di fare calcio sia giusto, ma in questo momento è così, in attesa di nuove regole che vadano a restringere la discrezionalità ed un certo tipo di operazioni.
Se l’affare fosse stato impostato così: ‘Osimhen al Napoli per 40 milioni, nell’affare Ounas per 15 milioni’ qualcuno avrebbe gridato allo scandalo? È semplicemente un nuovo modo di gestire il mercato ed il bilancio. Niente di più, e niente di meno. Il discorso davvero interessante sarebbe quello relativo alla domanda: Osimhen è l’attaccante giusto per il Napoli?
Considerato il rendimento di Mertens, l’acquisto già archiviato di Petagna, perché non provare a fare il colpaccio? C’è da perdere molto meno di quanto qualcuno stia pensando.