RILEGGI LIVE - Gattuso: "Mertens out, non rischiamo Kou. Mercato? A centrocampo mancano le coppie, Allan non è un centrale. Rivoglio quel San Paolo avvelenato!"

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05.01.2020 13:11 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
RILEGGI LIVE - Gattuso: "Mertens out, non rischiamo Kou. Mercato? A centrocampo mancano le coppie, Allan non è un centrale. Rivoglio quel San Paolo avvelenato!"

Amici di Tuttonapoli, buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso alla vigilia della sfida contro l'Inter, in programma domani sera al San Paolo.

12.34 - Iniziata la conferenza stampa

Da domani, considerando il ciclo terribile che vi attende, vedremo già il suo Napoli? "Non dobbiamo pensare al ciclo terribile di partite che abbiamo, ma a preparare quella di domani. Dobbiamo fare una grande prestazione, affrontiamo una squadra fortissima, una delle più forti a livello fisico e che abbina qualità di gioco. Serve la gara perfetta. Se facciamo la gara fatta col Sassuolo, saranno guai per noi. Dobbiamo tenere bene il campo e ripartire dagli ultimi 25 minuti di Sassuolo".

Su cosa bisogna migliorare? "Dobbiamo migliorare su come tenere il campo, come si deve soffrire, questa squadra ha ampi margini di miglioramento, solo il lavoro sul campo ci porterà a migliorare, ma ci sono partite da giocare e serve l'entusiasmo che sto vedendo e la partecipazione di questi ragazzi. I ragazzi lavorano con grande voglia, stanno facendo grande fatica, ma vedo gli occhi di chi mi sta dando tutto".

Sente in modo particolare la sfida all'Inter? "Sinceramente no, oggi sono il tecnico del Napoli, sono orgoglioso di esserlo. sento solo l'importanza della partita, non perché si chiama Inter, il passato è passato. Dobbiamo rispettare quest'Inter, ha mentalità e grandi giocatori, noi dobbiamo prepararla bene e giocarla al meglio".

Cosa succede a Mertens? Basta Lobotka per migliorare? "Rispettiamo questo gruppo di calciatori, di mercato non è corretto parlarne per chi sta sputando tanta fatica negli allenamenti. Se arriverà qualcuno, poi spiegherò perché è arrivato. A me piace lavorare con le coppie, numericamente siamo in meno a centrocampo, è un dato di fatto. Mertens non ha toccato palla per tre giorni, aveva fastidi quando toccava palla, abbiamo deciso ieri di fargli fare una risonanza per avere la diagnosi migliore agli adduttori, va dal suo uomo di fiducia a casa per qualche gioco. Tornerà mercoledì sera".

Sta lavorando collettivamente sulla fase difensiva. "E' una questione collettiva, di come tenere il campo, qualcosa col Sassuolo s'è visto a tratti, i terzini hanno fatto meglio rispetto al Parma, dobbiamo continuare su questa strada. Roma non è stata costruita in un giorno, ora dobbiamo limitare i danni ed avere pazienza".

Che Napoli vorresti vedere domani? "Ci sarà da soffrire, che non vada nel panico, stando lì, tenendo botta senza pensare al peggio. Che faccia una corsa in più, poi quando ha il pallone le qualità la squadra le ha. Dobbiamo dare la sensazione all'avversario che siamo lì e resistiamo".

Quanto ha inciso Conte? Quanto può incidere lei? "Si tocca con mano. L'Inter può stare una giornata lì dietro, ma sa soffrire, ha mentalità, entusiasmo, combatte su ogni pallone e poi ha qualità. L'anno scorso era diversa. Tutto questo è merito di Conte, gioca da collettivo, quello che voglio io, che giochi insieme e sia ordinata".

Fabian non le era piaciuto del tutto col Sassuolo. "Non dissi questo, capita una prestazione così ma il giocato si è sbattuto ed ha dato tutto. Non s'è allenato con continuità, ha avuto l'influenza. Se dovesse scendere in campo, avrà la fiducia ed il sostegno come per tutti".

Alla squadra che dice: facciamo calcol o andiamo a palleggiare in faccia all'Inter? "Un po' e un po'. Se lavori in un certo modo... noi prepariamo il tenere botta negli allenamenti, ma anche il palleggiare. L'errore ci sta, ma l'importante è avere equilibrio e annusare i pericoli".

Sente il dovere di tirar fuori anche l'uomo Insigne che non è esploso? "Ha fatto tanto nella sua carriera, nessuno gli ha regalato nulla. Ma vale per tutti. Quando vedo in settimana che c'è partecipazione, io do il cuore ai miei giocatori e sono disposto a tutto per loro. Io per questi qui do tutto in questo momento, solo io e qualcuno di voi che si nasconde può testimoniarlo. Sta andando oltre, è questa la squadra. Poi Insigne in questo momento è penalizzato da napoletano, è il primo a pagare in questi momenti negativi, il primo colpevole ed il primo ad essere insultato, ma deve pensare solo ad allenarsi bene per migliorare la condizione".

Che significa essere leader? "Avere coerenza, non aprire la bocca tanto per, dare l'esempio, arrivare tre ore prima al campo, aiutare i compagni ed allenarsi in un certo modo. Sono i compagni ad eleggerti leader e neanche te ne accorgi".

Come sta Koulibaly? "Ci abbiamo provato, lui ha dato grande disponibilità ma non mi sembra il caso di rischiarlo per perderlo a lungo. Lui avrebbe voluto giocare, ma è corretto non rischiare".

Se Fabian non ce la fa, dobbiamo aspettarci Elmas? "Vediamo come sta oggi, poi vedremo. I vertici bassi in questo momento, lavorando in coppia, sono Fabian e Gaetano. Elmas è una mezzala".

Da chi si aspetta un miglioramento? "Dal gruppo. Il singolo ti fa vincere 1-2 partite, ma è il gruppo a darti futuro. La compattezza, una condizione migliore per come voglio giocare io perché facciamo corse diverse. Lo dico perché qualcuno può dire mette le mani avanti perché la squadra era a pezzi, ma sono metodologie diverse, quando c'è un cambiamento serve tempo. Dobbiamo continuare, tra 2-3 settimane possiamo tirare la prima linea". 

Dopo il Parma aveva parlato di paura, col Sassuolo forse lei ha già tolto la paura? "No, dissi non siamo ancora guariti. Il primo tempo fu imbarazzante, ma siamo rimasti in partita e il calcio è bello perché se hai qualità poi dopo ne esci, se soffri e resti in partita. Nella ripresa è venuta fuori la qualità, modificando qualcosa. Bisogna giocare per 80 minuti, non basta un tempo, per fare cose importanti".

Sulla classifica ed il gap inaspettato con l'Inter. "18 punti sono impensabili per come sono andati gli ultimi campionati, sono troppi. I valori del Napoli sono importanti, nessuno all'inizio poteva pensare a questo, ma ora non dobbiamo guardare la classifica e pensare a partita dopo partita, per migliorare".

Fabian e Gaetano li ha citati come vertici bassi, l'esperimento Allan quindi è fallito? In difesa chi affiancherà Manolas? "C'è Luperto, abbiamo provato Di Lorenzo, lì ha fatto molto bene, vediamo chi sta meglio. Allan... lo sapevamo, non serve un genio per capire che ha sempre giocato mezzala, io pure l'ho fatto 7-8 volte in carriera, ma non era il mio ruolo. Avevo altre qualità. Lui può fare contenimento, ma a lui piace aggredire, inserirsi, lì serve un giocatore ordinato tatticamente e tecnicamente, lo sapevo già che è portato ad andare avanti in pressione".

Tenere bene il campo significa non prendere quelle ripartenze? "Le abbiamo prese col Parma, non col Sassuolo dove abbiamo sbagliato in uscita. Si è visto, i terzini prima facevano i quinti, era un 2+2, ora si vede un 3+1, un terzino solo accompagna, ma dobbiamo lavorare bene sulle marcature preventive".

Lozano troverà spazio? "L'ho visto molto bene, abbiamo cambiato anche modo di lavorare fisicamente e lui negli ultimi due anni ha giocato esterno nel 4-3-3, può aiutarci ma deve migliorare e non fare 20-30 scatti e poi non averne più, ma 100-120 scatti come faceva prima al Psv. Dobbiamo farlo esprimere come faceva prima. Callejon è più avanti, conosce il campionato e cosa vogliamo, ma voglio vedere il Lozano di questi ultimi 7 giorni, sgusciante, avvelenato, ci può aiutare molto".

9 gennaio, che regalo chiedi per il tuo compleanno? "Nessun regalo, voglio vedere una squadra orgogliosa. Il mio obiettivo è riuscire con questa squadra e società a far tornare entusiasmo. Io ci ho giocato al San Paolo, non è facile, io lo voglio rivedere così, ultimamente invece è freddo, e ci sta per i problemi e con le curve pure, ma io devo riaccendere l'entusiasmo, riporta quel veleno e passione perchè poi diventa bello e difficile per chi viene qui".

13.00 - Termina la conferenza stampa