Super-colpo De Bruyne: anche quest’anno 1º in otto stats della Premier e quattro in Europa

Sei Premier League, un campionato belga, una Champions League, un Mondiale per Club, una Supercoppa Uefa, sette Coppe d'Inghilterra, una Coppa di Germania, una Supercoppa di Germania, tre Community Shield. Se il palmarès di un calciatore conta fino a un certo punto (in fondo Pinsoglio ha vinto 10 trofei in più di Kane), elenchiamo qualcuno dei tanti titoli personali di Kevin De Bruyne: due volte MVP della Premier League, inserito cinque volte dalla FIFA nel miglior XI al mondo (consecutivamente dal 2020 al 2024), presente nella squadra del decennio 2011-20, eletto tre volte Playmaker dell'anno (solo Messi e Xavi hanno fatto meglio nella storia).
Insomma, che il belga sia stato uno dei migliori centrocampisti - se non il migliore - dell'ultimo decennio è fuori discussione. Non è neppure passato molto tempo dai numerosi premi individuali e collettivi conquistati. Ma a quanto pare nel momento in cui lo acquista il Napoli, Kevin De Bruyne diventa un giocatore normale, vecchio, pieno di infortuni, bollito, in pensione... Aiutiamoci con le statistiche di DataMB per spiegare che, all'età di 33 anni, KDB è ancora un fuoriclasse.
Nella stagione appena terminata, il belga - paragonato ai pari ruolo - è risultato addirittura in cima a 8 metriche in Premier League ed a 4 in tutta Europa. Nel campionato inglese 2024/25, è il migliore per la media di assist, di passaggi che hanno portato a un tiro, di cross precisi e di assist attesi più gol attesi esclusi rigori (npxG + xA). Poi, non ha avuto eguali neanche in Europa (top 5 campionati) per quanto riguarda i cross effettuati per partita, i cross nell'area avversaria, gli assist attesi ed i passaggi in area di rigore.
De Bruyne quindi vanta ancora oggi numeri top nella la creazione di gioco. Attenzione: non sprint, duelli vinti o chilometri percorsi... Parliamo di produzione offensiva: passaggi, cross, tiri, assistenze, gol. È il risultato della sua tecnica, cristallina, che a 33 anni lo porta a primeggiare nel campionato più intenso e atleticamente preparato del mondo. Uno scoop per i detrattori: la tecnica non può svanire da un momento all'altro. Di certo serve assecondarla con le performance fisiche che pure sono importanti, non lo si può negare. Ma quella fantasia, quelle intuzioni geniali, vedere quel passaggio che non nessuno vede, leggere le situazioni prima di tutti, quel playmaking che negli anni 2000 lo vede secondo solo a Messi e Xavi... Quello Kevin se lo porterà dietro per tutta la sua carriera, senza dubbio. Per questo motivo De Bruyne al Napoli è un super-colpo, forse il più importante dell'era De Laurentiis.
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