Alvino: "San Paolo? Abbonarsi solo per campioni o vincere non ci appartiene storicamente, lasciamolo ad altri"

Nel corso di Kiss Kiss Napoli è intervenuto il giornalista Carlo Alvino, interrogato sul calo di pubblico al San Paolo: "La storia ci dice che il Napoli era spinto dal dodicesimo uomo in campo, ma senza tornare troppo indietro, al gol di Diawara col Chievo o la rimonta con l'Udinese. Il San Paolo fu determinante, con l'Udinese la Juve subì gol ed il pubblico che spinge per la rimonta. Io non vedo disaffezione, non contano le presenze, perché ci sono anche chi non va al San Paolo, accampando scuse varie tra parcheggi e società. L'amore per il Napoli resta anche in quei tifosi che preferiscono la tv con scuse... ma la passione in loro c'è.
La passione s'è sopita per lo stadio, il Napoli deve accettare la sfida e con Ancelotti riconquistare tutto lo stadio. La società ha fatto quello che poteva fare con i costi ridotti, cessione dell'abbonamento per evitare la scusa degli orari. Mercato? Nessuno può negare che negli ultimi anni con due secondi posti ed un terzo posto il Napoli non sia stato competitivo, ma non ci si può abbonare solo per un campione o se si vince. E' un concetto che non ci appartiene storicamente, è l'antitesi dell'appartenza e della passione. Questa mentalità non ci appartiene, lasciamola ad altri".
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