Bagni: "Giovani? Club senza pazienza, ai tempi nostri chi aveva valore giocava"

"E' stato giusto dare spazio a chi aveva regalato gioia tempo fa. Ora nella squadra il rendimento è sceso, la delusione è enorme perchè siamo usciti con la Macedonia". Parla così a Tuttomercatoweb l'ex centrocampista del Napoli, Salvatore Bagni, che con la maglia azzurra ha giocato il Mondiale dell'86. Ora la Nazionale ai mondiali non ci andrà e Bagni dice: "Agli Europei avevamo vinto con un gioco di qualità che purtroppo non si è più visto perchè se la condizione scema, scema anche il gioco. La qualificazione l'abbiamo persa nel girone, che era facile. Siamo andati anche sotto stress, i sorteggi non sono stati fortunati e c'era il pensiero della partita a Oporto. Ma il gioco non era più quello di giugno-luglio".
Si parla del movimento italiano che non funziona e di settori giovanili da riformare...
"Ai tempi nostri, a 21 anni si era giovani ma chi aveva valore giocava. Se un giovane ora non gioca vuol dire che la società non ha fiducia nel ragazzo. Ma le società non hanno pazienza e quando i ragazzi arrivano in prima squadra devono poter sbagliare e invece si vuole tutto e subito. Non si fanno crescere, sei sempre sotto esame e se fai male esci e non sai quando rientrerai. In altri campionati i ragazzi giocano in pianta stabile anche se sono più giovani dei nostri".
Ci sono troppi stranieri nei settori giovanili?
"Per il mestiere che faccio qualche straniero in Italia lo porto ma non è quello il discorso. Subentra la questione economica e le società pensano che giocatori di pari valore a quelli italiani costino meno. La verità è che se le società hanno fiducia in un giocatore, se questo ha valore alla lunga viene fuori".
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