Chiariello: “Il gioco di Conte in Europa non va bene? Una bufala! Sta cambiando pelle”

Chiariello: “Il gioco di Conte in Europa non va bene? Una bufala! Sta cambiando pelle”
Ieri alle 22:00Le Interviste
di Antonio Noto

Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto "Punto Chiaro" ai microfoni di Radio CRC: "Vorrei oggi focalizzare l'attenzione su un'analisi che ha fatto il Corriere dello Sport riguardante l'attacco del Napoli. Secondo attacco del campionato con 12 gol, cinque più della Roma co-capolista. Hojlund e KDB i capocannonieri con tre gol a testa. Trasformate in reti il 13% dei tiri in Serie A e il 15% in Champions. Attenzione, nell'anno che ha visto il Napoli vincere lo scudetto con una bassissima quantità di reti, 59. Nei campionati a 20 squadre, lo ribadiamo, è il numero più basso di sempre. La solidità difensiva è stata determinante con appena 27 gol incassati, di cui tre solo a Verona. Il Napoli, l 'anno scorso, ha fatto 504 tiri in porta, sono pochissimi, e 59 gol. Percentuale di realizzazione 12%. Vi sembrerà poco il 12%, ma invece è tanto, tantissimo. Vi spiego perché. Perché normalmente non si arriva al 15% di gol fatti sui tiri fatti. Il 15% è praticamente un sesto dei tiri fatti. Sapete la squadra che ha avuto la percentuale più alta di realizzazione? Sono due. L'Atalanta e l'Inter, che hanno raggiunto il 14%. Quindi capirete che una squadra che riesce ad arrivare vicino più o meno al 15%, cioè a poco meno di un sesto dei tiri fatti è tanto.

Il Napoli l'anno scorso è stato il quarto attacco d'Italia per percentuale realizzativa. Cioè se il Napoli di Sarri era un Napoli che tirava tantissimo. Era spettacolare, spumeggiante, creava tante palle gol. però era un po' cicala, un po' Vanesio. Insigne era un po' l'emblema, tirava tanto, segnava poco in proporzione. Non segnava poco in assoluto, ma poco in proporzione ai tiri fatti. Ed era il motivo per cui molti lo contestavano, perché tirava troppo e spesso fuori. Il Napoli di Spalletti, meraviglioso a un livello ancor più alto, non dico di qualità di gioco, perché per me quello di Sarri non è arrivabile, ma per mix tra qualità del gioco e risultati ottenuti. Meraviglioso, ma anche lì un po' Vanesio, sbagliava molti gol. Il Napoli di Conte è tetragono. È il Napoli di Conte, cioè uno che non lascia nulla al caso, che non ti dà spazio alla fantasia. È stato abbastanza brutto il Napoli l'anno scorso, lo possiamo dire senza che nessuno si offenda. Ma tosto, incisivo, forte, meritevole. Brutto, ma chi se ne frega. Lui aveva promesso un Napoli tosto e tosto ce l'ha dato. Percentuale di realizzazione 12%, alta rispetto ai tiri fatti. Ma voi lo sapete che l'anno scorso siamo stati addirittura i noni per tiri fatti? Cioè il Napoli è la squadra che ha tirato tra le prime nove meno di tutti. L'Atalanta ha fatto 545 tiri. L'Inter non ne parliamo proprio 574, la Lazio 535, la Juventus sparagnina di Allegri 515, il Bologna di Italiano che giocava un bel calcio 512, il Milan dei portoghesi super Vanesio 563, seconda solo all'Inter. Perfino la Roma sparagnina, che poi con Ranieri si è rivitalizzata nel giorno di ritorno, 521. Ma voi pensate che finisce qui? No, perché anche il Como ha fatto 521 tiri in porta in base al credo di Fabregas di dominare le partite, di tirare tanto. Però il Como che non ha attaccanti buoni e giocatori di grandissimo pregio, almeno l'anno scorso. Si è fermato al 9% di realizzazione. Il Napoli si è salvato perché nonostante avesse un attacco o comunque un gioco, non parliamo di attacco, parliamo di gioco di squadra che producesse pochi tiri, solo 504. Sapete che vuol dire 504? Significa che il Napoli mediamente 504 su 38 partite di campionato, ha tirato in porta 13 volte a partita, pochino, e però ha realizzato 12%.

Quest'anno non vi siete resi conto invece che Conte ha alzato il livello non solo della rosa, della qualità della squadra. De Bruyne, Hojlund, ma ha cambiato modo di giocare al secondo anno. Si sta più preoccupando del blocco basso, della fase difensiva, di come con agli stessi uomini Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, perché Buongiorno mezzo campionato ha saltato, Spinazzola, Olivera, un unico nome per due uomini che hanno coperto lo stesso ruolo, Lobotka-Anguissa davanti alla difesa e Meret in porta, gli stessi uomini del disastro del decimo posto. Gli stessi con rendimento totalmente diverso perché la squadra era diversa. Ora cosa sta facendo invece? Ora fa il recupero palla alto, il più veloce possibile. Uno contro uno, difende salendo, ha alzato il baricentro, ha un calcio molto più europeo. Oggi vedi molto più possesso palla, molte più verticalizzazioni. Grazie a De Bruyne per Hojlund. Dovremmo coniare il Kevin to Rasmus, ricordando lo Stockton to Malone dell'NBA degli anni ruggenti, quando perdevano contro i Chicago Bulls di Michael Jordan, ma giocavano un basket meraviglioso, Utah Jazz di Stockton e Malone. I passaggi di Stockton Malone avevano fatto sì che i due erano edificati in un unico nome, in unica locuzione, Stockton to Malone. Adesso dobbiamo dire Kevin to Rasmus, perché quello è. Ma ora il Napoli è aumentato, 13%, la percentuale realizzativa del campionato e ha aumentato i tiri in porta di tanto. A parte l'Inter che è inarrivabile da questo punto di vista, c’è un attacco stratosferico. L'Inter ha fatto 121 tiri in porta e 17 gol, viaggia su un altro pianeta davanti, poi dietro le becca. Il Napoli è la squadra che ha fatto più tiri in porta di tutti, 96, quasi 100 in sei partite, cioè siamo passati da 13 tiri a partita a 96 tiri in sei partite, cioè a 16 tiri a partita.

Questo significa che il Napoli ha aumentato la produzione offensiva, che c'è una rivoluzione di gioco in atto che Conte sta compiendo, che rende il Napoli molto più europeo. Quindi sta cosa che Conte in Europa col suo gioco non va bene, è una bufala clamorosa. Il Napoli quest'anno in Champions, 15% addirittura, è una squadra che sta cambiando pelle. Ha interpreti nuovi come De Bruye e Hojlundm che daranno tanta qualità sicuramente a questa squadra. Ma non ha Lukaku, che è stato un pezzo importante della passata stagione. Ha sbagliato pochissimi gol Lukaku, 14 realizzati, 10 assist. Un rendimento non tanto di gioco, perché tante partite è stato insufficiente, ma un rendimento in termini di finalizzazione straordinario. Perché ha partecipato a 24 gol sul 59, quasi il 40%. E capite che uno perde un uomo dal 40% di partecipazione ai gol della passata stagione e migliora. Ecco perché vi dico, non vi fate prendere dalle chiacchiere stupide, ma chi li abbiamo comprati a fare? Non giocano di qua di là. Il Napoli di Conte gioca male. Non è così. Il Napoli di Conte sta cambiando pelle, sta salendo a un livello superiore, europeo, sarei dire, con efficacia nettamente migliore. Deve solo registrare meglio la fase difensiva, perché certi gol non sono da Conte come quelli di Milano. E allora se il Napoli ritrova la compattezza dell'anno scorso e continua questo suo miglioramento tattico, ma soprattutto di principi più che tattico, perché a me non frega niente, 4-5-1, 4-1-4-1, 4-33- che pare sempre che sia la panacea di tutti i mali. A me interessano i principi di gioco. I principi che quest'anno Conte sta perseguendo sono principi che portano il Napoli nel consesso importante dell'Europa che conta. E può vincere in Italia e chissà dove, non so, può arrivare in Europa”.