Sportitalia, Palmeri: "Su Kvara nessun rigore, altrimenti ad ogni corner c’è un penalty"

A Radio Napoli Centrale, nel corso di 'Un Calcio alla Radio', è intervenuto Tancredi Palmeri, giornalista SportItalia: "Decisioni arbitrali astruse? Non è corretto. È stato fatto un errore, come ne sono stati fatti altre volte. È una squadra che sta sempre in attacco, ci credo che si fischi spesso rigore. Quello di ieri è il primo ad essere decisivo. L’Inter ha vinto lo stesso e non ci sono ombre. Parlerei piuttosto di Lazio-Milan: quello di Maignan era rigore e nel regolamento è chiaro.
Come si risolve la scarsità della classe arbitrale? Non si risolve. Non è peggiorata. Non tornerei mai agli anni di Moggi. Da quando io seguo la Serie A, si è sempre usata questa formula della mancata uniformità di giudizio. Semplicemente non può esserci l’uniformità di giudizio. Challange? Non cambierebbe nulla. Si può migliorare solo con la serenità mentale degli arbitri. Non mi riferisco alle polemiche che ci saranno sempre, ma al fatto che, da un punto di vista politico, oggi tutti hanno paura di decidere in seno all’AIA. Da post Calciopoli, ho il conto dei vari errori arbitrali e, tranne negli anni dal 2016 al 2020, non ci sono stati interventi scudetto che sono stati cambiati. Ultimo scudetto dove hanno inciso gli errori arbitrali? 2020. Lo dico chiaramente: l’Atalanta avrebbe vinto. Dal 2016 al 2020 sono stati defraudati tre anni il Napoli, un anno la Roma e uno l’Atalanta. Quest’anno, invece, al Bologna mancano 4 punti e l’Udinese 5 punti.
Su Kvara c’era rigore? No. Perché la palla non sarebbe arrivata là. Sicuramente non puoi fare quello che vuoi in area, ma dare tutte quelle trattenute, allora ogni calcio d’angolo c’è un rigore. Questi falli, internazionalmente, non vengono mai dati.
Gol annullato all’Atalanta contro l’Inter? In quello, un bravo arbitro, al massimo dà gioco pericoloso. Troppa discrezionalità? Non è troppa, ma insita".
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