L'ex De Napoli sta con Ancelotti: "Lo conosco dalla Reggiana, uscirà dalla crisi"

Situazione non semplice in casa Napoli, con i risultati che mancano da un po’ di tempo e quest’avvio di stagione è stato un po’ turbolento
17.11.2019 15:30 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
L'ex De Napoli sta con Ancelotti: "Lo conosco dalla Reggiana, uscirà dalla crisi"
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© foto di Andrea Pasquinucci

Situazione non semplice in casa Napoli, con i risultati che mancano da un po’ di tempo e quest’avvio di stagione è stato un po’ turbolento sotto diversi punti di vista. Forse serviva la sosta per resettare quanto accaduto e cercare di ripartire. La speranza è questa in città e tra soli sei giorni vedremo se la pausa per le Nazionali sarà servita o meno. Intanto è tempo di parlare un po’ di questo Napoli e ci pensa chi lo conosce veramente bene, trovando successi importantissimi in maglia azzurra tra il 1986 e il 1992. Si tratta di Nando De Napoli.

Come può il Napoli venire fuori da questo momento no? «Avendo conosciuto Ancelotti a Reggio Emilia, ho fiducia in lui. Per me può risolvere i problemi, punto su di lui in primis. I calciatori sono bravi, però Ancelotti saprà fare e dire il meglio per lo spogliatoio».

Dopo la sosta c’è il Milan a San Siro. Può essere uno stimolo giocare contro una squadra che ha voglia di rilanciarsi? «Anche il Milan non vive un momento ideale. Il Napoli incontrerà una squadra che vuole vincere a tutti i costi e sarà una bella partita sicuramente. Però spero che il Napoli si scrollerà di dosso questi problemi ben presto perché i tifosi sono arrabbiati».

Il momento dei tifosi.... «Penso che passerà presto. Anche io quando giocavo nel Napoli ho attraversato dei periodi un po’ brutti. Penso che ora serva la forza dei tifosi per uscirne stando vicini alla squadra. Poi sappiamo i tifosi napoletani come sono, ora sono arrabbiati ma poi seguono la squadra dappertutto».

Ipotesi Ibrahimovic: è l’uomo giusto per dare una scossa all’ambiente Napoli? «Secondo me sì perché alla rosa azzurra manca un attaccante forte, come ad esempio lo è Zapata. Con tutto il rispetto di Milik e Llorente, però ci vuole un centravanti capace di risolvere la partita. Come noi avevamo ad esempio Careca, serve uno di quegli attaccanti che quando la squadra non va ti risolve la partita. Per me al momento il Napoli non lo ha un profilo del genere».

Insigne trova ancora il gol in Nazionale. Qual è il suo freno a Napoli? «Deve capire che è napoletano e gioca a Napoli. Ai miei tempi c’erano calciatori tipo Ferrara e non c’era niente da fare: devono dare di più. Il tifoso pretende sempre più e Insigne non deve soffrire questa cosa. La realtà è questa. Dico a Insigne di capire ciò e di stare tranquillo perché è un grande giocatore. Mi auguro possa trascinare il Napoli per tanti anni».

Se non dovessero ancora arrivare i risultati bisognerebbe continuare con Ancelotti? «Ripeto che in lui ho fiducia, ha vinto ovunque, tra Germania, Francia, Italia, Inghilterra. Però se non dà quello che deve è giusto cambiare. Ma credo che in quel caso lo capirà stesso lui, perché è una persona molto intelligente».

Chi al suo posto nel caso? «Ne serve uno bello tosto, come avevamo noi Ottavio Bianchi. Uno serio consapevole che l’ambiente di Napoli è parecchio caldo. Ci vuole uno del genere, come lo è Ancelotti d’altronde».

Che Napoli bisogna aspettarsi da qui al termine della stagione? «Un Napoli forte, che deve capire che non è quello attuale. Bisogna reagire tutti, dai tifosi ai giocatori alla società. De Laurentiis non lo conosco ma ha dato tanto riportando il Napoli dalla C alla Serie A, fino in Champions. Ci tengo però a sottolineare che la squadra non è solo sua, ma di tutta la città. Deve capirlo».