L'ex Pecci: "Rivoluzione Napoli? Dietro terrei solo i portieri e due difensori"

"La squadra deve farla il direttore sportivo, visto che in caso di addio del tecnico i giocatori restano dove sono".
16.04.2024 23:20 di  Antonio Noto  Twitter:    vedi letture
L'ex Pecci: "Rivoluzione Napoli? Dietro terrei solo i portieri e due difensori"
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L'ex azzurro Eraldo Pecci, nel corso de ‘Il Bello del Calcio’ su Televomero, ha parlato del pareggio interno del Napoli contro il Frosinone e del futuro del club azzurro: "Arrivare all’apice è difficile ma ci si può riuscire, restare ad alti livelli è ancora più complicato. Il vero punto è capire come possa esserci tutta questa differenza di punti: sicuramente ci sono stati molti errori, ma c’è da dire che va anche tutto male. Ovviamente questo non basta, i giocatori però sembrano arrendersi appena le cose iniziano a non funzionare perché hanno questo pensiero nella testa.

E’ un problema di mentalità: con Calzona la squadra sembrava essersi ripresa e a giocare in un certo modo seppur subendo tanti gol, la partita col Frosinone però è stata un disastro. In tanti sbagliano anche per eccesso di generosità, come Kvara che vuole risolvere da solo tutti i problemi invece di giocare come l’anno scorso. Invece di provare trame offensive con i compagni, tutti cercano il gol e di essere risolutivi. Quando nel calcio si commettono molto spesso degli errori, il discorso vale anche per elementi come, Di Lorenzo.

Il futuro? Dal mio punto di vista, per quanto riguarda la difesa, terrei Meret, Gollini, Di Lorenzo e Rrahmani, del resto si può fare a meno. La squadra deve farla il direttore sportivo, visto che in caso di addio del tecnico i giocatori restano dove sono. L’allenatore può incidere su una, due o al massimo tre scelte in ambito squadra”.