Uruguay e Corea a reti bianche: attimi di paura per Kim (ma tutto ok), Olivera in campo 80'

24.11.2022 16:00 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Uruguay e Corea a reti bianche: attimi di paura per Kim (ma tutto ok), Olivera in campo 80'
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Termina con il quarto zero a zero di Qatar 2022 la sfida tra Uruguay e Corea del Sud: all'Education City Stadium primo tempo sicuramente più a favore della Corea in termini di gioco, anche se la migliore occasione capita proprio alla Celeste, mentre nella ripresa la squadra di Alonso attacca decisamente di più, forse anche grazie all'ingresso di Cavani, senza però riuscire a sbloccare la sfida, nonostante il secondo palo della gara, colpito ancora dalla squadra sudamericana. Per quanto riguarda i napoletani, per Kim Min-jae ci sono stati attimi di paura per un piccolo risentimento al polpaccio che l'ha costretto fuori dal campo per un po', ma l'allarme è poi rientrato. Per Mathias Olivera, invece, 80' in campo e una prestazione sufficiente.

Sin da subito la Corea del Sud si fa preferire per ritmo e geometrie, mentre l'Uruguay controlla con ordine senza rischiare, forte anche del gap di esperienza che le due formazioni esprimono. Tatticamente Alonso chiede a Nunez di allargarsi, lasciando a Luis Suarez il centro dell'attacco, mentre Bentancur è il regista a tutto campo della squadra. E la prima occasionissima infatti è proprio della Celeste: lancio lungo dalla difesa, torre dello scaltro Facundo Pellistri e grande chances per l'accorrente Nunez, che arriva però un secondo in ritardo all'appuntamento con l'1-0. Poco prima, sempre sul solito lancio lungo, era stato Valverde ad andare vicinissimo al golazo. La Corea si affida sì al gioco di squadra, senza però dimenticarsi delle qualità di Son Heung-min, che nella sfida con Caceres ha un delta di velocità altissimo: al 27' la stella del Tottenham prova ad accendersi, ma la difesa sudamericana respinge.

Poco dopo ecco l'occasione d'oro: azione avvolgente della Corea, Na Sang-Ho si libera in area di rigore e guarda al centro, dove c'è Hwang Ui-Jo liberissimo. L'attaccante dell'Olympiakos conclude di prima intenzione all'altezza del dischetto dell'area di rigore ma spara incredibilmente alto. La prima frazione per i coreani si chiude però con uno spavento: calcio d'angolo battuto da Valverde, Godin mette in mostra un terzo tempo dei suoi e spedisce la sfera sul palo con un colpo di testa imperioso, a Kim Seung-Gyu battuto.

La ripresa inizia confermando l'andamento già visto nel primo tempo, con la manovra coreana a dominare il gioco e l'Uruguay che agisce di rimessa, affidando la transizione offensiva in particolare a Nunez. Alonso all'ora di gioco decide che è il momento di cambiare: fuori, a sorpresa, Luis Suarez, e dentro l'altro senatore Edinson Cavani. La squadra risponde e alza il proprio baricentro, favorita anche dall'inevitabile calo fisico della Corea: è proprio Cavani a costruirsi una bella occasione, ma la chiusura di Kim Young-Gwon è perfetta. La Corea risponde con un altro neoentrato, Cho Gue-sung, che dal limite dell'area conclude con un sinistro radente ma fuori misura. Il finale però è tutto Celeste: Federico Valverde si dimostra il più in palla con un break offensivo che sorprende la Corea, ma il suo violentissimo destro dai 30 metri viene respinto dal palo, che per la seconda volta salva Kim Seung-Gyu.