Mandorlini: “Meriti di Conte infiniti, che reazione! Lucca? Vi dico la mia"
L'allenatore Andrea Mandorlini è intervenuto nel corso di 'Pausa Caffè' sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android).
E’ vero che poteva diventare il vice di Mourinho all'Inter? “Ma ormai sono passati tanti, tanti anni. Era un'idea che avevo avuto, insomma, tanti, tanti anni fa. Mourinho aveva bisogno di un collaboratore quando arrivò qua, poi il ruolo andò a Beppe Baresi e va bene così".
E’ ancora il Mourinho dell'Inter? "Beh, la gente fa presto a parlare, però anche l'avventura a Roma, credo che sia stata importante. Poi le cose non sono andate bene, sicuramente in Turchia ha avuto qualche problema. Però credo che i numeri, i trofei e tante cose che ha fatto sono lì, le possono vedere tutti. Quindi parlare non bene, male, denigrare un allenatore così, credo che sia fuori luoghi, assolutamente".
Quali sono i vantaggi che il Napoli ha tratto dal nuovo sistema di gioco? "I numeri parlano chiaro, è una squadra in testa. Di quello che ha detto Antonio un po' di partite fa… Però il Napoli ha un grande allenatore che ha in mano credo la squadra in tutti i sensi, nelle caratteristiche, nel modo in cui vuole giocare. Il cambiamento ha portato soltanto risultati positivi, quindi grande, grande feeling tra l'allenatore, i giocatori, l'ambiente. Quindi puoi cambiare modo di giocare, ma l'interpretazione è quella che si vede dei giocatori, questa aggressività. Questo cambiamento è soltanto merito dell'allenatore e dei giocatori che si sono calati in nuove situazioni”.
Inter, Napoli e Milan sono le tre le designate per lottare per lo scudetto nella sua griglia ideale? “Sì, è quello che ho sempre pensato. Il nostro campionato è, tra virgolette, qualcuno può pensarlo magari, un campionato non di grandissimo spettacolo nel gioco. Però è un campionato difficilissimo- Tre squadre nel giro di un punto e se la Roma non avesse perso una partita sarebbe lì. Quindi credo che sono queste tre squadre, poi credo che resteranno due, credo che l'Inter e il Napoli hanno qualcosa in più dal punto di vista tecnico del Milan. Però i numeri sono questi, quindi un campionato vincente, ripeto, difficile, molto equilibrato. Credo che sarà anche bello, perché tre o quattro squadre che lottano per il primo posto, credo che sia molto interessante".
Il Milan è comunque una squadra da temere? "Sì, la personalità dell’allenatore è molto forte, sicuramente quello che dicevo per quello che riguarda il Napoli di Antonio è lo stesso Allegri. Riesce a infondere alla squadra questo carisma, questa personalità e quindi tutte le cose che ha elencato si vedono nel campo, nella partita. Ha vinto ieri in rimonta, ha battuto l'Inter nel derby, ha battuto la Juve. Sono tante situazioni in cui i numeri e i risultati non vengono per caso, quindi grandi meriti a Massimiliano. Il mio parere è che forse dal punto di vista tecnico qualcosa paga nei confronti di Napoli e Inter, però poi magari ci sono tanti valori, tante situazioni che in questo momento permettono al Milan di rimanere lì e come ci sono anche queste scelte, Gimenez si fa male. Ho visto anche ieri sera un Nkunku, un giocatore forte, un giocatore che ha grande esplosività. Credo che sia un giocatore importante e diventerà un giocatore importante per il Milan".
Dopo le parole di Conte a Bologna, si aspettava questa reazione da parte della squadra? “No, lui se l'aspettava e ha avuto ragione. Quindi io posso pensare che Antonio ogni tanto ha queste cose, però è solo per il bene, come lo dimostrano i risultati e l'atteggiamento soprattutto, la predisposizione che ha avuto la squadra dopo quello sfogo. Quindi io credo che i meriti dell'allenatore siano veramente molto, molto alti, infiniti e la squadra ha reagito da squadra importante, da campione d'Italia. Quindi, ripeto, sarà sicuramente una squadra da battere in questo campionato”.
Si priverebbe di Lucca a gennaio? “In Champions il Napoli ha tutta la qualità per andare avanti, quindi sicuramente ha un doppio impegno importante con il campionato. Non lo so, anche io in questo non l'ho capito, perché è un giocatore forte, è un giocatore di grandissima prospettiva. Credo che anche sotto le mani di Antonio possa soltanto migliorare e crescere, questo ancora non si vede e io personalmente non capisco il perché. Perché credo che sia un giocatore anche come caratteristiche così, che debba sicuramente fare di più e possa fare di più. Questo credo che molto dipenda da lui, è in una situazione particolare e non so se potrà andare via. Io non mi priverei di un giocatore, che credo che soltanto col lavoro potrà migliorare. Ripeto, attraverso questo allenatore, attraverso tanti giocatori importanti che giocano lì con lui, Lukaku e Hojlund. Quindi io non lo manderei via, però sicuramente lui deve fare molto di più. Perché sono sicuro che sia un giocatore importante e lo sarà in futuro”.
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