Dominatore della Serie A per sei mesi: l'ultima pazza idea di mercato

15.04.2020 17:48 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Dominatore della Serie A per sei mesi: l'ultima pazza idea di mercato
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© foto di Federico Gaetano

(di Arturo Minervini) - Dal Santos alla Lazio: 9 luglio 2013. Claudio Lotito annuncia di aver strappato ai brasiliani il talento purissimo di Felipe Anderson Pereira Gomes, trequartista capace di giocare a destra o sinistra nel fronte d’attacco. Fondamentale capace di giocare a calcio. Perché uno con la sua tecnica poche volte lo avevano visto negli ultimi anni a Formello. 

Brasile, si sa, significa lunaticità, a volte nostalgia negli occhi quando si vola in un altro continente. Un avvio difficoltoso, tanta panchina e poche possibilità. Come ogni cosa, anche Felipe Anderson ha dei suoi tempi fisiologici per metabolizzare un nuovo calcio, masticare e digerire quei tatticismi del nostro calcio che facevano a cazzotti con la sua idea di calcio bailado di stampo verdeoro. 

Arriva però la svolta. E che svolta. Un cambio di marcia che ha una data precisa, una nuova consapevolezza che ti investe. È il 7 dicembre 2014, si gioca a Parma. Felipe va in gol, per la prima volta dopo un campionato e mezzo in Italia, e da allora non si ferma più. Segnerà 10 gol e servirà 7 assist nelle successive gare che giocherà, diventando per sei mesi il calciatore più incontenibile del nostro campionato.

L’anno successivo soliti lampi di classe, ma qualche incongruenza di veduta con Simone Inzaghi sulla posizione in campo da tenere finiscono per limitarne la potenzialità, copione che si ripeterà anche nell’anno successivo prima dell’addio che si consumerà nell’estate 2018 con 177 gare giocate in maglia Lazio con all’attivo 34 reti e 37 assist. 

Che Felipe possa essere uno che fa la differenza lo credono ancora in molti. Tra questi il West Ham che sborsa 38 milioni di euro per portarlo in Premier. Qui la partenza è sprint: 8 reti nelle prime 19 sono il biglietto da visita del brasiliano, che sembra poter tornare quello dei giorni migliori. La seconda stagione è quella delle difficoltà, di nuove incompatibilità con il tecnico David Moyes e di qualche infortunio di troppo.

Nostalgia. L’Italia è ancora un ricordo limpido nella testa del brasiliano, che oggi compie 27 anni e che in questa sosta forzata è entrato nei pensieri del Napoli. Trattare col West Ham non sarà facile, ma la suggestione lascia spazio alla fantasia. Perché Felipe Anderson fin quando ha voluto, è stato uno capace di dominare nella nostra serie A. Il grande interrogativo è proprio quello: vale la pena investire una cifra altissima per uno che è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. 

La risposta la daranno Gattuso e Giuntoli. Le giocate di Felipe restano nella mente, così come quelle accelerazioni che avevano fatto innamorare tutti gli appassionati di calcio. Sarebbe una grande scommessa. Una bella scommessa. Il tempo dirà se potrà diventare qualcosa di più concreto…