Gattuso in conferenza: "Meritiamo i pomodori! Ma quale gioco, non c'è neanche voglia! Giocherà chi ha il veleno, basta alibi su tifosi e multe"

dal San Paolo, Antonio Gaito
19.01.2020 00:03 di Antonio Gaito Twitter:    vedi letture
Fonte: dal San Paolo, Antonio Gaito
Gattuso in conferenza: "Meritiamo i pomodori! Ma quale gioco, non c'è neanche voglia! Giocherà chi ha il veleno, basta alibi su tifosi e multe"

Amici di Tuttonapoli, buonasera e benvenuti dal San Paolo alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso dopo la brutta sconfitta interna contro la Fiorentina per 2-0.

23.42 - Inizia la conferenza stampa

Riesci a darti una spiegazione di questa prova disarmante? Hai parlato con la squadra? "Ho parlato con la squadra, ha deciso di andare in ritiro, è una decisione loro. C'è poco da dire, ero convinto della possibilità di fare una grande prova ed invece è stata imbarazzante. Il primo responsabile sono io. Ho visto una squadra piatta, confusa, abbiamo fatto il solletico e la delusione più grande è la mancanza di veleno, voglia, in 1-2 ci puntavano e ci portavano dietro. Partiamo da questo, più che focalizzarci sul gioco, non siamo squadra e sono deluso soprattutto per questo. C'è grande delusione, non abbiamo fatto niente per metterli in difficoltà".

Da giocare hai affrontato una situazione del genere? "Sì, ma qui dobbiamo mettere da parte gli alibi, altrimenti non ne usciamo più. Non pensiamo a cosa è successo, non pensiamo ai tifosi che non cantano, alle multe, non tutti hanno capito in che situazione ci siamo messi, molti scherzano col fuoco. Per tanti anni, e l'ho detto anche ai ragazzi, mi è capitato che con certi giocatori non sono mai uscito, ma in campo anche se avevo problemi ero disposto a morire per il mio compagno, a darci l'anima. Non era una questione di carattere, ma di amor proprio, orgoglio, ora dobbiamo cercare questo perché siamo dei privilegiati a giocare a calcio, un gioco che diventa lavoro e veniamo pagati profumatamente. La strada per uscire da queste problema è dirsi le robe in faccia, poi a qualcuno puoi stare sulle palle, ma alla fine ti ritorna tutto indietro quello che fai per il compagno".

Sulla necessità di lottare: "Dobbiamo imparare a giocare da squadra, ero convinto di far bene perché ho visto come l'abbiamo preparata, in allenamento hanno dato tutto e io non so darmi una spiegazione. La mia squadra può giocar male, ma non esiste che la squadra di Gattuso non dà una scarpata, non prende un giallo perché non ci arrivan neanche, non dà l'anima, ci siamo messi in un frullatore e non tutti l'hanno capito".

Come è uscita una prova del genere dopo partite incoraggianti? "Non lo so, per me è difficile dare spiegazioni. S'è parlato sempre di gioco, di sviluppo, ma la priorità è il veleno, essere squadra, altrimenti non so dare spiegazioni".

Dare spazio ad altri che hanno la mente più leggera? "Vediamo, 5 partite, 1 sola vittoria al 95', bisogna rivedere qualcosa non solo a livello tecnico, ma di squadra perché non siamo una squadra, alla prima difficoltà scompare dal campo, crea poco di cattiveria, rabbia, mordente".

Temi che la squadra possa ritrovarsi anche a doversi salvare senza averne la mentalità? "L'ho detto dal primo giorno, qui s'è giocato per alti livelli, hanno fatto centinaia di punti, ora dobbiamo ragionare da squadra, non perché ci chiamiamo Napoli e bisogna vincere anche in maniera diversa, con una testa diversa. Parlerò con la squadra, li guarderò in faccia, mi hanno detto che è uscita la voce che voglio dimettermi, ma io sapevo cosa andavo ad affrontare, potevo andare in piazze più tranquille, ma la mia bravura è di trovare la chiave per entrare nella loro menta e capire chi ha la voglia ed il veleno giusto".

Sui tanti problemi: "Oggi è troppo facile dire che non ci sono i tifosi, che ci sono le multe in ballo, i campi non bellissimi, questa roba qui si deve mettere da parte. Si giocano il futuro tanti giocatori che hanno mercato, se giochi così la paghi a livello di carriera, i tanti infortunati, ma dobbiamo uscirne senza alibi. Potevamo anche perdere, ma volevo vedere la bava alla bocca. Sappiamo della stanchezza, giochiamo con gli stessi, abbiamo tutti i dati. Anche la scelta di Luperto, vi santicipo la domanda, è per non cambiare la coppia di centrali e non cambiare 3 uomini, cambiando solo Luperto, poi dopo ha fatto male ed è stato un errore, ma la scelta era fatto per questo".

Sul mercato: "Voi la fate facile, ma c'è una lista e posti non ce ne sono, extracomunitari non ne possiamo prendere. Bisogna fare i conti".

ADL con i giocatori per eliminare l'ultimo alibi? "Io devo parlare del mio lavoro, poi chiedetelo a lui se vuole parlare, ma di calcio giocato devo parlarne io. A me farebbe piacere vincere le partite, recuperare qualche infortunato, altro non mi serve. Con lui mi sento tutti i giorni, si parla del lavoro quotidiano".

Ha idee su come venirne fuori? Problema condizione? "Ho già risposto, abbiamo speso tanto, abbiamo cambiato metodologie ed alcuni non sono al 100%. Se ne esce giocando da squadra, rispettando gli avversari, aspettare un po' di più l'avversario e cambiare qualcosa, quello che vogliamo fare per ora non ci porta frutti".

Cos'ha dato Gattuso al Napoli? "Per ora nulla, ci sono i risultati. Siamo una squadra a tratti più corta, in tante gare abbiamo giocato dal basso, ma nulla perché contano i risultati. Il mio apporto ad oggi è zero".

Ora arrivano Lazio e Juventus, cosa si aspetta? "Mi aspetto qualcosa meglio di oggi, non è stato un bel vedere, una gara imbarazzante, non ci meritavamo solo i fischi ma anche i pomodori. Spero di non vedere più cose del genere, è imbarazzante, dobbiamo reagire, sbagliare ma almeno con voglia e senso d'appartenenza".

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