Il punto di Del Genio a TN: "Il Napoli ha trovato due identità, dipende dagli interpreti. Milik a 20 gol e la battuta di Ancelotti: serve un attaccante alla Immobile. Le mie percentuali per l'Arsenal"

Per parlare degli impegni passati e futuri della squadra di Carlo Ancelotti è intervenuto ai nostri microfoni Paolo Del Genio
16.04.2019 07:40 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Il Napoli ha trovato due identità, dipende dagli interpreti. Milik a 20 gol e la battuta di Ancelotti: serve un attaccante alla Immobile. Le mie percentuali per l'Arsenal"
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Dopo il successo contro il Chievo il Napoli ha ritrovato un po' di fiducia e adesso si appresta a sfidare l'Arsenal nella partita più importante dell'anno. Per parlare degli impegni passati e futuri della squadra di Carlo Ancelotti è intervenuto ai nostri microfoni Paolo Del Genio, noto giornalista, nel suo consueto punto settimanale sulle colonne di Tuttonapoli.net: "Il Napoli ha disputato la partita che doveva fare. Doveva essere concentrato e attento e lo è stato. Di certo non è stato brillante, ma c'è da dire che sarebbe stato difficile esserlo in una partita del genere. La cosa che più contava era tornare a vincere. Per prepararsi al ritorno con l'Arsenal la squadra poteva fare degli errori come col Genoa, invece così non è stato. E' sempre meglio arrivare con una vittoria alle spalle alle grandi sfide".

Contro il Chievo Ancelotti ha schierato i tre attaccanti tutti insieme. Una scelta replicabile per l'Arsenal? "Penso che Ancelotti stia pensando a più soluzioni e deciderà anche in base a ciò che vedrà in allenamento. Ha due o tre alternative valide, sono sicuro che Carlo osserverà bene i suoi calciatori durante gli allenamenti per vedere chi di loro è più pronto. Dal punto di vista tattico è chiaro che potrà esserci qualcosa di leggermente diverso. Ma è bene chiarire che il Napoli cambia leggermente, perché la strategia tattica è chiara, ma è una questione di interpreti. Col Chievo, ad esempio, ha giocato Hysaj a destra, ma è rimasto comunque bloccato come ha fatto Maksimovic nelle volte in cui ha agito da finto terzino. Cambiano le caratteristiche, ma non lo sviluppo. Anche Insigne, ora che ha agito sulla fascia sinsitra, non fa movimenti tanto diversi da quelli di Zielinski. I movimenti di squadra ormai sono collaudati. Si parte dal 4-4-2, che poi però muta con diverse varianti che la squadra ha assimilato".

Ad inizio stagione si diceva che il Napoli avesse più identità, ma adesso pare averne metabolizzata soprattutto una. "Io direi due, per essere precisi. I tre bloccati dietro e l'esterno sinistro basso che sale in fase di possesso, mentre l'esterno sinistro alto accentra la sua posizione. Poi c'è l'altra, vista ad esempio a Parma, con i due centrali difensivi bloccati, i due centrocampisti centrali davanti a loro e i due terzini che salgono contemporaneamente, allineandosi quasi con gli attaccanti e facendo stringere i due esterni alti. Questa seconda soluzione l'abbiamo vista meno rispetto all'altra sicuramente".

Milik ora è davvero un attaccante da 20 gol, lo dicono i numeri. Tant'è che Ancelotti ci ha scherzato nel post-partita. "Sì, Ancelotti voleva dire che il Napoli non ha bisogno del titolare là davanti, non di Cavani, come si diceva la scorsa estate. Ora il Napoli ha un attaccante da 20-25 gol, Milik per l'appunto, che merita di partire come il titolo del prossimo anno. Ma per me ci sarebbe bisogno di un attaccante del suo livello che possa giocare al suo posto quando dovrà tirare il fiato o anche con Milik stesso in determinate situazioni. Parlando di caratteristiche, al Napoli servirebbe un attaccante alla Immobile o alla Belotti".

Ora c'è l'Arsenal e il Napoli deve rimontare: quante chance ha di farcela? "Dopo la partita dell'Emirates ho detto che il Napoli ha il 20% di possibilità di superare il turno e, dopo il Chievo, la percentuale non cambia. Affinché questa percentuale salga bisognerebbe segnare subito, magari nei primi dieci minuti. E' bene non farsi prendere da un eccessivo ottimismo dopo il successo del Bentegodi, per cui resto fedele a quanto detto subito dopo il match d'andata: 20 percento".