James, Icardi, il mediano di rottura: la verità è che questo mercato lo ha fatto Ancelotti

Calciomercato Napoli: le discussioni dopo il mancato arrivo di James e Icardi, la conferma di Milik e la scelta Elmas in mediana
03.09.2019 16:07 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
James, Icardi, il mediano di rottura: la verità è che questo mercato lo ha fatto Ancelotti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

(di Arturo Minervini) -  Suona il gong: basta, mercato chiuso. Finalmente. Parliamo di campo, di calcio, di gol sbagliati e quelli segnati. Di parate, di papere, di strafalcioni e di grandi giocate in mediana. Torniamo a dare centralità a ciò che dovrebbe essere centrale: la contesa agonistica, l’esaltazione del gesto tecnico, la forza di volontà che si impone in un duello. Mettiamo tutto in congelatore, almeno per qualche mese. Giusto qualche appunto, però, per provare ad analizzare alcune situazioni. O meglio, per andare a sviscerare quelli che sono gli argomenti più dibattuti in questo convulso day after. 

“Non è stato preso il centrocampista di rottura”. Vero, verissimo. In una logica comune potrebbe essere così, ma nelle idee di Ancelotti questa figura non serviva al Napoli. Il tecnico voleva un giocatore duttile, simile a Fabian e Zielinski ed in questa ottica ha scelto Elmas. Sarà una decisione azzardata, sicuramente discutibile, ma è stata una chiara volontà del tecnico. 

“Il nostro centravanti sarà Milik anche il prossimo anno”. Anche sul tema attaccante si è parlato tanto. Il mercato aveva dato una grande occasione: puntare a Mauro Icardi. Il Napoli ha provato a coglierla, arrendendosi solamente quando ha capito che non c’erano spiragli. Il mercato è fatto così, ti può tentare con delle occasioni importanti ma non sempre riesci a concretizzare i tuoi interessi. Ecco perché, alla fine delle valutazioni, il Napoli ha puntato ancora su Milik affiancandogli un veterano come Llorente. Il polacco ad Ancelotti piace tanto, perché lo reputa uno completo e funzionale alla sua idea di calcio. Il campo dirà se avrà avuto ragione o torto.

James o Lozano. “Se non dovesse andare in porto la soluzione James, si passerà alla possibilità di avere Lozano. Sento sempre dire li prendiamo tutti e due, ma non esageriamo”. Così parlava Aurelio De Laurentiis il 19 giugno, chiarendo un tormentone che è stato poi alimentato fino alla fine, ma che in realtà era già chiaro nelle scelte del club. Sia James che Lozano erano nomi in cima alla lista di Ancelotti ed il Napoli, per una serie di considerazioni anagrafiche ed economiche ha preferito fare l’investimento sul messicano una volta appurata la resistenza del Real alla formula del prestito per James. Anche qui la volontà di Ancelotti è stata rispettata, compatibilmente alle necessità del bilancio.

Verdi, improvvisamente rimpianto. In cima alla Hit Parade degli Insulti della stagione scorsa c’era sicuramente l’ex Bologna, aspramente criticato dalla tifoseria per infortuni ed il poco carattere mostrato. Rimpiangerlo adesso, con un Napoli che ha un doppio ricambio in ogni ruolo, appare onestamente poco plausibile. Ancelotti lo aveva detto: “Ci sono giocatori che hanno manifestato la volontà di giocare di più e proveremo ad accontentarli” e così è stato. Inutile piangere sul Verdi versato. 

La verità più grande che emerge da questa finestra di mercato è l’impronta del tecnico. La scelta della società di assecondare la volontà di Ancelotti si palesa alla perfezione nell’operazione Llorente, un vero unicum nella gestione di De Laurentiis sino a questo punto. Una dimostrazione ulteriore che questo mercato, compatibilmente con i mezzi finanziari del Napoli, è stato gestito ed architettato da Carlo Ancelotti. Ora, finalmente, il terreno di gioco darà il suo ultimo inconfutabile responso.