Napoli-Salernitana, 3-0: schemi e movimenti senza palla, è iniziata l'era Donadoni

Napoli-Salernitana, 3-0: schemi e movimenti senza palla, è iniziata l'era DonadoniTuttoNapoli.net
www.tuttonapoli.net
© foto di Giacomo Morini
lunedì 17 agosto 2009, 09:00Copertina
di Marcello Pelillo

Alla prima gara ufficiale il Napoli non delude battendo nettamente la Salernitana di Brini. E' il primo vero Napoli targato Donadoni con movimenti senza palla, schemi e ordine in campo. Per la prima volta al San Paolo si ha la senzazione che siano i singoli a mettere le proprie qualità al servizio della squadra e non viceversa, come eravamo abituati a vedere in passato. Il gol di Lavezzi non è un'invenzione sua o di Maggio che gli serve l'assist, ma è anche il gol di Quagliarella e Gargano che partecipano passivamente all'azione con i loro movimenti. C'è da tenere presente che l'avversario oppone poca resistenza, ma la squadra inizia ad assimilare un lavoro approcciato dallo scorso marzo e affrontato in maniera incisiva nel ritiro austriaco di Lindabrunn. Le giuste distanze tra uomini i reparti sembrano, ormai, cosa acquisita come già mostrato anche nelle ultime amichevoli. La retroguardia sembra aver trovato due uomini di sicuro affidamento come Campagnaro e De Sanctis tra i pali. L'esperimento Datolo da esterno sinistro è positivo ma resta da rivedere contro un avversario più pericoloso, soprattutto sulle corsie esterne. La crescita di Bogliacino continua a stupire.

L'uruguaiano fa il regista e il rifinitore, trovando anche il modo di inserirsi negli spazi e senza tralasciare la fase di copertura, da tenere d'occhio. Gargano e Hamsik sono gli uomini in più nella fase d'attacco azzurra. Donadoni vuole dai due tagli verso il centro o le corsie laterali e inserimenti in area che l'uruguaiano, più dello slovacco, ha messo in pratica risultando decisivo nell'azione del raddoppio, quando portava via l'uomo a Maggio con la sua sovrapposizione. Quagliarella è la luce dell'attacco azzurro. Cerca il gol con classe e insistenza, come fa notare il mister in sala stampa, ma il lavoro che svolge per la squadra è prezioso. Manda a rete almeno quattro volte i compagni grazie alle sue giocate di prima con spalle alla porta. Giocate di prima che Donadoni vuole anche da Lavezzi, ma l'argentino c'è con la mente e con il corpo ( mai visto così magro a Napoli ) e anche lui inizierà ad essere decisivo per la squadra e non soltanto per se stesso. Al suo attivo resta un gol, frutto anche di uno schema ben riuscito sulla corsia destra, alcuni assist mancati, sui tagli in verticale dei centrocampisti verso l'area di rigore, e tanta voglia di riprendersi il San Paolo e duettare con Quagliarella.