Venerato a Tn: "Giuntoli e il San Paolo gli assi nella manica di ADL per convincere Sarri. Il problema non è lo stipendio, ma il progetto. Tutto sul rinnovo del tecnico"

23.03.2018 11:05 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Venerato a Tn: "Giuntoli e il San Paolo gli assi nella manica di ADL per convincere Sarri. Il problema non è lo stipendio, ma il progetto. Tutto sul rinnovo del tecnico"

"Io sono tra quelli ottimisti sulla permanenza di Sarri al Napoli". Lo dice Ciro Venerato, giornalista della Rai, a Tuttonapoli. 

A che punto siamo con il rinnovo? "Avevo già detto che durante la sosta non ci sarebbe stata nessuna firma, anche perchè Pellegrini è partito ieri alle 15.30 da Napoli per una cena con il presidente del Lugano. Non è possibile immaginare una discussione sul contratto senza il manager dell'allenatore, che è molto legato anche umanamente a Sarri. Qualche telefonata tra Sarri e De Laurentiis può avvenire, in cui il patron, però, non farà altro che ribadirgli quanto già detto a Figline Valdarno, cioè che c'è la volontà del Napoli di offrire a Sarri un contratto importante, perchè De Laurentiis lo ritiene apicale nel progetto". 

Quale la posizione di Sarri? "E' sempre sincero, ha detto la verità quando ha detto che dipenderà dagli stimoli che ha. Io stimo non solo l'allenatore, ma anche l'uomo. E' una persona molto bella, che esula dai canoni tipici del nostro calcio molto ipocrita. E' amato dai tifosi anche per questo. Il tributo che gli ha riservato il San Paolo è una cosa per pochi eletti. L'amore dei tifosi del Napoli per Sarri è paragonibile solo a quello provato per Pesaola e Vinicio. Questo responsabilizza ancora di più Sarri, che sa di non poter tradire la piazza. Prima di firmare, al di là dei soldi, vorrà essere sicuro di poter credere nel progetto. Il primo step è questo, poi si parlerà dei soldi. Non credo che la vittoria dello scudetto può incidere nelle sensazioni di Sarri, ma al progetto futuro". 

Quali le richieste? "Sarri crede molto in questo spogliatoio e non vorrebbe perderne i pezzi più importanti. L'addio di Reina e Maggio già toglie a Sarri giocatori che Sarri stima moltissimo. Ci sono tanti giocatori chiacchierati, penso a profili come Jorginho, Mertens, Koulibaly, Insigne. Credo che De Laurentiis riuscirà a bloccare quasi tutti i più importanti, non mi aspetto una fuga di massa e questo può essere una base importante per discutere del nuovo progetto con Sarri. Poi la rosa dovrà essere irrorata da altri giocatori imporanti, e la società sta trattando profili che piacciano a Sarri: Leno o Rui Patricio per la porta, Torreira, Verdi e Barella sono profili che piacciono al tecnico. Per migliorare davvero l'organico, però, De Laurentiis dovrà alzare il monte stipendi". 

Richieste economiche? "Io sono convinto di una cosa. Se De Laurentiis dicesse a Sarri: ti tolgo qualcosa dallo stipendio, ma ti prendo un giocatore in più, Sarri farebbe anche questa valutazione. D'altro canto, credo che De Laurentiis sia pronto a garantire 3-4 milioni ad un allenatore come Sarri. Il problema, però, non è economico".

Sarri ha richieste in questo momento? "Ad oggi non ci sono offerte, ma qualche club europeo importante potrebbe contattarlo nel futuro, penso a club che puntano alla vittoria della Champions come Chelsea, Psg, Tottenham. Avere la possibilità di allenare in un campionato molto più bello del nostro potrebbe tentare Sarri. E non solo. Il tecnico potrebbe anche voler andare a provare ad allenare in un campionato dove prevale il calcio e non i calci, dove non senti dire 'conta solo il risultato'. Sono valutazioni che Sarri potrebbe fare. Il tecnico azzurro, come Sacchi, è uno straniero in patria. Quelli che oggi criticano Sarri, sono gli stessi che all'epoca criticavano Sacchi, oggi studiato in tutto il mondo". 

Su cosa deve puntare De Laurentiis per convincere Sarri, allora. "Innanzitutto su Crisitiano Giuntoli. Il ds e l'allenatore hanno stretto un rapporto professionale e umano fortissimo, sembra che si conoscano da 30-40anni. Giuntoli è in scadenza tra un anno e potrebbe essere una carta importante per convincere Sarri. Se fossi in De Laurentiis, rinnoverei subito il contratto di Giuntoli per dare più garanzie a Sarri. Ma non è l'unico asso nella manica di De Laurentiis". 

Quale l'altro? "Il pubblico del San Paolo. Sotto alcuni aspetti responsabilizza il tecnico che per non tradirlo vorrà essere sicuro di avere stimoli giusti e un progetto adeguato, ma dall'altro è dura per un uomo come Sarri lasciare una piazza che ti dimostra l'amore di Napoli". 

Lotta scudetto? "Premesso che dico ancora una volta che se il Napoli arriverà secondo meriterà comunque gli applausi di tutti. Sarri è il Maradona di questo Napoli, un allenatore fuoriclasse che ha scompaginato i pronostici iniziali. Di solito si dice che un allenatore incide al 30% sui risultati di una squadra, Sarri ha inciso al 50-60%. Non mi aspettavo il pari della Juve con la Spal, ma i bianconeri restano favoriti. Nonostante un calendario più favorevole ai bianconeri, però, non sempre nel calcio vince il più forte, qualche volta vince anche chi gioca meglio".