Canale8, Mele: "Rigore da Var per mignolo “oltraggioso” di Juan Jesus"

Silver Mele, volto di Canale 8, ha commentato sui propri canali social il pareggio degli azzurri sul campo del Barcellona: "Ha corso e lottato nella battaglia prestigiosa che si attendeva alla vigilia. Il Napoli di Barcellona è nelle immagini del sanguinante Fabian ma anche nell’orgoglio tattico che diviene testardaggine quando non si vuole assolutamente accettare l’idea di snaturare il credo dinanzi alla qualità avversaria. Che è tanta roba. Per quanto i tempi delle vittorie europee e mondiali del Barca di Messi siano inevitabilmente lontani. Dopo la partita a scacchi con Simone Inzaghi di sabato sera il buon Spalletti accetta quella con Xavi. Ricacciando il ruolo di sparring, che i blaugrana dominatori del possesso palla, intendevano riservare al suo Napoli. Così l’avvio è snervante, asfittico per la pressione ordinatissima dei locali.
A tratti strordente perché l’idea di ripartire sempre e comunque da Meret, con gli avvoltoi già pronti al limite dell’area azzurra a braccare la preda, ha fatto temere il peggio. Specie dinanzi a claudicanti e incerti controlli di palla neppure isolati. Passato indenne l’avvio il Napoli si è ricordato di avere armi buone, ottime a disposizione. A Ter Stegen era toccato opporsi da par suo alla prima occasione di Osimhen, imbeccato da classe e intuito di Zielinski. Quindi il polacco ha fatto vedere qualche minuto più tardi che il suo è un repertorio tecnico talmente variegato da rendere incerta la scelta stesso al tiro, tra piede destro e mancino. La ribattuta da flipper con il destro nel sette dopo la prima opposizione di Ter Stegen scatena l’esultanza che è anche definitiva presa di coscienza del gruppo di potersela giocare alla pari con gli uomini di Xavi. Che gli episodi incidano sempre, a maggior ragione al cospetto di squadre forti, il Napoli ne aveva avuto conferma con l’Inter.
Il rigore da Var per mignolo “oltraggioso” di Juan Jesus e conseguente realizzazione dello scatenato Ferran Torres hanno sdoganato una partita tutta nuova. Il Barcellona all’attacco, gli azzurri arroccati nel tentativo di non disunirsi e fedeli al dogma tattico. Le panchine hanno intanto recitato così ai cambi: Gavi, Busquets, Dest, De Jong, Dembelé da un lato, Ounas, Mertens, Demme, Malcuit e Mario Rui dall’altro. Solo per mandare in soffitta ma malsana convinzione che potesse esser cosa facile avere a che fare con il Barcellona. Pratica apertissima e tra una settimana non poteva che essere il Maradona, patrono della sfida, deputato ad emettere il verdetto.
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