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"Dribbling e show già a 16 anni!", l'ex allenatore di Younes: "Vi racconto tutto sul giovane Amin! Ho appena parlato coi genitori..."

02.05.2019 12:17 di Fabio Tarantino Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA - "Dribbling e show già a 16 anni!", l'ex allenatore di Younes: "Vi racconto tutto sul giovane Amin! Ho appena parlato coi genitori..."

La crescita di Amin Younes, il talento e quella sorridente energia, è legata alla sua infanzia. Tra i riferimenti che lo hanno aiutato ad imporsi, a costruire gol come l'ultimo a Frosinone, c'è il tedesco Hors Steffen, il terzo allenatore con cui Younes ha collezionato più presenze in carriera: insieme, nelle giovanili del Borussia Mönchengladbach, hanno lavorato dal 2009 al 2012, per un totale di 8 gol realizzati in 36 partite. Il giovane Amin aveva appena 16 anni ma certe doti erano già evidenti. Steffen, 50 anni, oggi alla guida dell'Elversberg, non ha mai smesso di seguirlo e ne parla volentieri a Tuttonapoli.net, fiero della sua crescita: "Se il Napoli lo ha scelto vuol dire che è diventato un grande giocatore" dice orgoglioso. 

Che ricordi ha del giovane Amin? "L'istinto mi riporta ai suoi dribbling. Con le sue finte e la sua rapidità lasciava sul posto parecchi avversari. E poi ricordo il suo entusiasmo e la voglia di lavorare, di crescere, di pretendere di più da se stesso. Per tutti questi motivi è stato un vero piacere conoscerlo e lavorare con lui". 

Qual era il vostro modulo e la sua posizione in campo? "Adottavamo sistemi diversi e Amin occupava soprattutto la posizione di ala sinistra. Qualche volta ha giocato anche come "dieci" alle spalle della punta, ma principalmente sulla corsia mancina. E ogni volta, in tutte le partite, ci stupiva: era bravissimo a dribblare, ci riusciva anche quando la palla sembrava persa. Bastava uno scatto per superare l'avversario". 

Oltre i dribbling...? "Avendolo seguito, mi piace evidenziare la sua crescita in zona realizzativa. Segnava anche in passato, ma ora è diventato più preciso e cinico e se ne stanno accorgendo i tifosi del Napoli. Nel complesso credo sia cresciuto in tanti aspetti: è diventato un giocatore completo, capace di giocare con e per la squadra sfruttando la sua mobilità". 
  
C'è una curiosità che vi lega? "Ce ne sarebbero tante di storie da raccontare, posso dirvi che qualche giorno fa ho incontrato i suoi genitori per caso ed è stato bello: abbiamo parlato di Amin, del suo passato, del suo presente, del fatto che sia davvero felice di stare a Napoli". 

Tornerà in Nazionale? "Se il Napoli lo ha ingaggiato vuol dire che è diventato un grande giocatore e allora sì, merita di tornarci. Glielo auguro".