Santacroce a TN: “Mia carriera stroncata dagli infortuni. Koulibaly? A certe cifre va venduto! Guardiola venne a vedermi al San Paolo…”

17.05.2020 16:30 di Carmine Ubertone Twitter:    vedi letture
Santacroce a TN: “Mia carriera stroncata dagli infortuni. Koulibaly? A certe cifre va venduto! Guardiola venne a vedermi al San Paolo…”

(Di Carmine Ubertone) E' stato uno dei difensori più promettenti del panorama calcistico italiano, ricordato da tutti i tifosi del Napoli e protagonista della qualificazione del club azzurro dopo 25 anni in Champions League: ai microfoni di Tuttonapoli è intervenuto Fabiano Santacroce con cui abbiamo parlato della possibile ripresa del campionato, dei suoi ricordi in maglia azzurra e del nuovo Napoli targato Rino Gattuso:

RIPRESA SERIE A - “E’ una cosa che si deve fare, bisogna riprendere il mondo calcistico che comprende tantissime persone. Spero che si preservi l’incolumità di tutti. I calciatori non sono condizionati mentalmente: lo diventano fuori dal campo, ma una volta entrati sul rettangolo verde pensi solo alla partita, non stai guardando se stai o no vicino al calciatore avversario, una volta che si gioca, si gioca”.

RICORDI IN MAGLIA AZZURRA - “Il ricordo più bello è senz’altro quando arrivammo in Champions League, quando avemmo la certezza aritmetica di far parte della successiva Coppa dei Campioni, quella è stata la gioia più bella di tutte. Di retroscena su quello spogliatoio ce ne sarebbero a migliaia, ma per lo più non si possono raccontare. Sicuramente eravamo un gruppo unito e soprattutto eravamo un’unica cosa quando entravamo in campo: davamo l’anima l’uno per l’altro”.

COSA E’ ANDATO STORTO - “Stava andando tutto molto bene, ebbi pure la convocazione in Nazionale, poi mi sono rotto due volte consecutivamente le ginocchia. Ho passato 4-5 anni d’inferno. Il rammarico più grande è l’idea di chissà dove potevo arrivare: stavo in un momento ottimo, diverse società blasonate mi erano venute a vedere, dispiace di non aver potuto vedere dove fossi arrivato senza infortuni. Della mia carriera sono arrivato al massimo, sono arrivato ad allenarmi con grandi campioni realizzando il sogno di ogni bambino che comincia a giocare a pallone, posso solo essere felice di ciò che ho fatto”.

GUARDIOLA E LA JUVE - “La Juventus mi stava dietro da quando stavo a Brescia, prima di approdare nel Napoli, c’erano già stati contatti col mio entourage anche ai tempi della maglia azzurra. Poi il Barcellona: Guardiola mi venne a vedere al San Paolo in una partita. C’erano ottimi presupposti per la mia carriera”.

NAPOLI DI GATTUSO - “Non vedo l’ora di vederlo. Sono curioso di capire come impronterà Gattuso il Napoli della prossima stagione. Da quest’anno ha lavorato molto sulla testa e sul carattere dei giocatori, cosa in cui è fantastico, bisogna vedere l’anno prossimo quando si dovrà impostare un campionato dall’inizio a livello tattico”. 

KOULIBALY - “Ci sono cifre per le quali una squadra normale, senza presidenti sceicchi, deve vendere. Credo che Koulibaly sia uno dei difensori più forti in Europa, sicuramente dispiacerebbe la sua partenza, ma se arrivano certe offerte è giusto darlo via e investire in un qualcosa di buono”.

KOULIBALY – MANOLAS - “Mi piacciono molto Koulibaly e Manolas anche se non stanno bene assieme. Sono due tipologie di giocatori troppo simili. L’anno scorso avevamo una delle difese più forti dato che c’era Albiol, che era la testa e Koulibaly, il fisico, quest’anno ci sono stati più problemi dati anche dagli infortuni e assenze varie.  Manolas e Koulibaly sono più improntati sull’aggressività e meno sull’intelligenza tattica”. 

UN SALUTO AI TIFOSI - “Un grandissimo saluto a tutti i tifosi. Dai che manca poco, presto torneremo a guardare il Napoli giocare, ma soprattutto tornare a vivere normalmente”.