Le aspettative e i risultati vanno di pari passo

Una qualificazione Champions sfumata per un punto e tanta voglia di tornare a calcare il palcoscenico europeo più importante e prestigioso. Il Napoli del prossimo anno, dopo la delusione della stagione da poco terminata, avrà un obiettivo ben definito: il ritorno in Champions. Traguardo, questo, vitale per il bilancio della società di De Laurentiis e in ottica futura. Il presidente azzurro, dopo aver salutato Gattuso, ha deciso di ingaggiare Luciano Spalletti. Il nuovo tecnico del Napoli è una garanzia da questo punto di vista, avendo centrato la qualificazione 11 volte nelle ultime 12 stagioni.
UN PERCORSO CHE PARTE DA LONTANO - Il suo è un percorso che inizia nel lontano 1995 all’Empoli, in cui conquistò una doppia promozione dalla C1 alla A. Dopo le prime esperienze con Sampdoria e Venezia, nei tre anni in Friuli, Spalletti ottiene con l’Udinese due qualificazioni all’Europa League ed una prima, storica, qualificazione Champions. La consacrazione avviene sulla panchina della Roma. Conduce la squadra a tre secondi posti, arriva ai quarti di Champions, eliminando il Real Madrid. Dopo il sesto posto nella stagione 2008-2009, Spalletti lascia la capitale e trascorre 5 anni in Russia al timone dello Zenit San Pietroburgo, vincendo per due volte il campionato e per una volta Coppa e Supercoppa di Russia. Rientra a Roma nel gennaio 2016 e la stagione successiva riporta i giallorossi nell’altissima classifica. Nel 2017 prende per mano l’Inter e ottiene due qualificazioni in Champions in due anni, riportando i nerazzurri nell’Europa dei grandi dopo ben 7 anni.
Il curriculum di Spalletti parla chiaro e fa pensare che possa essere l’allenatore giusto per tornare a centrare quest’obiettivo. Uomo di campo e di gestione, con un calcio sia spettacolare che pragmatico. Parlano per lui le sue esperienze ed i suoi piazzamenti in carriera.
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