Il Napoli (finalmente) non annusa il pericolo: a Leicester pressing alto senza paura
Le partite soffertissime della scorsa Europa League con AZ, Real Sociedad e Granada sembrano ormai lontanissime, a maggior ragione dopo la bella e coraggiosa prova sul campo del Leicester. Eppure fino a pochi mesi fa l'immagine europea del Napoli non era più di quella squadra che metteva paura al Liverpool e le big d'Europa, ma di un gruppo impaurito, spesso rintanato nella propria metà campo, portandosi gli avversari in area di rigore per larghe fasi fino all'errore inevitabile di uno dei difensori a cui dare poi la colpa. Dopo i primi tentativi di aggredire e pressare alto, il Napoli veniva facilmente infilato ed arrivava subito il segnale dalla panchina, quell'annusare il pericolo gattusiano che si tramutava in "aspetta", "ricompattiamoci", "dietro la palla", ma finiva per allontanare la squadra dalla porta e poi a lunghissime rincorse per arrivarci ed una squadra che spesso si allungava.
Luciano Spalletti ci ha lavorato nei due ritiri ed una delle novità più marcate - almeno quando l'avversario prova in parte a 'giocare' - è proprio il pressing alto, organizzato e cattivo, sin dai primi minuti come s'è visto a Leicester, con l'obiettivo di una riconquista immediata e, se possibile, la finalizzazione nei primi secondi dell'azione. Il tutto accorciando, per restare sempre corti, ed affidarsi eventualmente alla velocità di Koulibaly per scappare all'indietro. Il Napoli a Leicester non ha annusato il pericolo, per fortuna è il caso di dire, come si deve fare in Europa, avendo coraggio su un campo difficile. Anche così ha costruito tante palle gol (purtroppo tutte incredibilmente sciupate, con i due gol che sono arrivati nella ripresa a difesa schierata con Osimhen).
Perché dopo aver sofferto con AZ, Real Sociedad e Granada, il #Napoli è tornato a grandi livelli su un campo difficilissimo? Perché pressa alto in modo organizzato, senza paura di infilate e senza “annusare il pericolo”, come si deve fare in Europa
— Antonio Gaito (@antonio_gaito) September 18, 2021
Ad inizio gara è già chiaro: pic.twitter.com/bgLXdhg2NP
Come provato da Spalletti nei due ritiri, se l’avversario “gioca” il Napoli prova con 5 giocatori il recupero immediato (qui il 6º Anguissa accorcia ed intercetta) e la finalizzazione nei primi secondi dell’azione pic.twitter.com/xxuFKU7zfS
— Antonio Gaito (@antonio_gaito) September 18, 2021