Gli insulti social, la bugia di Ancelotti e la rottura prolungata: Hysaj in un tunnel senza fine

(di Arturo Minervini) - Essere parte di un sistema che ti permette di sentirti a tuo agio è una sensazione fantastica. Vale in ogni contesto ed è applicabile ad ogni persona: far parte di un ingranaggio che funziona regala quelle certezze che permettono di assolvere al massimo delle proprie possibilità il loro compito. Capita, però, che i fattori esterni cambino e non sempre è facile adattarsi alla nuova condizione. L’esempio si appoggia alla perfezione sulle spalle di Elseid Hysaj, travolto da un insolito destino nel mare estivo con l’addio di Maurizio Sarri, suo mentore e suo più forte sostenitore. Si parlava in precedenza di ‘rendere al massimo delle proprie possibilità’ ed il laterale albanese ci era perfettamente riuscito, andando anche oltre, nel triennio Sarrista. 

Ora, però, le cose sono cambiate. Il nuovo tecnico, il nuovo credo, il nuovo modulo e tutto ciò che ne consegue hanno portato Elseid a perdere diversi riferimenti, imboccando un tunnel dal quale sembra fare davvero fatica ad uscire. Durante le feste natalizie si erano anche alimentate voci su un possibile addio, prima del chiarimento avuto con Ancelotti da parte del calciatore e del suo agente. 

“Hysaj ha fatto un’ottima gara, credo che la questione sia stata già ampiamente gestita. Inutile continuare a parlarne”. Con questa piccola bugia il tecnico aveva commentato la prestazione (pessima) del laterale nella sfida vinta con il Sassuolo. Un segnale di distensione e di incoraggiamento da parte del tecnico, che ha ribadito la volontà del ragazzo di proseguire la sua avventura in azzurro, chiarendo di credere nel calciatore come elemento importante della rosa.

Bersaglio social. Nel mondo dove tutti possono commentare quello che accade, Hysaj è diventato uno dei più criticati (e purtroppo anche insultati) nell’universo dei social network ed anche allo stadio San Paolo si inizia a rumoreggiare ad ogni appoggio sbagliato dell’albanese. Una situazione complessa, per un calciatore che probabilmente non ha le caratteristiche ideali per interpretare la difesa a 4 di Ancelotti. In quello slot, infatti, Re Carlo ha sempre prediletto terzini con caratteristiche spiccatamente offensive e con grande capacità tecnica, identikit diametralmente opposto all’ex Empoli che ha costruito la sua carriera sull’attenzione in fase difensiva e sull’aggressività. 

Pace o tregua? Difficile capire come la situazione possa evolversi da qui all’estate, appare chiaro che un malumore bilaterale esista e non facilmente potrà essere colmato. Fino ad allora, però, Hysaj avrebbe bisogno di maggiore serenità per provare a svolgere al meglio il compito. Un giocatore da recuperare per questa seconda parte della stagione, con l’aiuto di tutti. Per il bene superiore: quello del Napoli.