L’incredibile paradosso: dall’ammutinamento al rischio ritiro (forzato) per 45 giorni

09.04.2020 16:54 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
L’incredibile paradosso: dall’ammutinamento al rischio ritiro (forzato) per 45 giorni

(di Arturo Minervini) - La storia è una grande curiosa. Avanza, poi inizia a girare circolarmente, si diverte a riproporre situazioni del passato in questo eterno ritorno che è la vita. Di che parliamo? Dell’ultima idea che sta balenando nella mente dei potenti del calcio per provare a concludere il campionato ed evitare un tracollo economico e, conseguentemente, l’avviarsi di una serie infinita di contenzioni in tribunale sul tema promozioni-retrocessioni.

Per provare ad arginare i rischi dell’emergenza Coronavirus, sul tavolo si spiana un’idea per preservare la salute dei calciatori e di tutto l’entourage a seguito di una squadra di calcio: blindare le squadre per un periodo di circa 45 giorni, evitando ogni contatto con l’esterno. Una sorta di villaggio olimpico dislocato in varie parti del territorio, dove una volta entrati non si esce più. Un piccolo bunker per usare parola meno consona al mondo del calcio, ma che rende bene l’idea soprattutto quando il mondo è alle prese con una pandemia. 

Eccolo il corso e ricorso storico. Il 5 novembre scorso, notte dei coltelli per eccellenza, delle lavagna scarabocchiate, delle spinte, dei soldi da infilarsi dove non batte il sole. Al termine di Napoli-Salisburgo, nonostante la comunicazione della società, i calciatori comunicano al vice-presidente Edo De Laurentiis la volontà di non recarsi a Castel Volturno, tornando così a casa ed aprendo, di fatto, una crisi che è durata mesi e che per certi versi dura ancora. In quella notte, sebbene passerà poi un’altro mese, l’avventura di Carlo Ancelotti al Napoli termina, subendo una frattura che non sarà più sanata. Ammutinamento, come mai era accaduto nella nostra, almeno in questi termini e modalità.

Il ritiro che ora diventa forse l’unica strada percorribile per terminare un campionato che il Napoli vuole concludere. Mentre altri club, per interessi personali fanno ostruzionismo, la posizione di De Laurentiis è chiara: tornare a giocare prima possibile con le giuste precauzioni. Ed ecco che all’orizzonte si palesa una possibile, sempre più concreta, di rifugiarsi in isolamento forzato per giocare le 12 gare di campionato (più recuperi sparsi) che mancano. 

Insomma, nella stagione in cui un ritiro rifiutato ha compromesso in parte il cammino del Napoli, ci si ritrova di fronte alla possibilità di finire in ritiro forzato per oltre 40 giorni. Paradosso dei paradossi, in un campionato dove la realtà ha di gran lungo superato ogni fantasia.