Ex team manager Napoli: "Quanti rimpianti in azzurro, ci fu la diatriba Corbelli-Ferlaino"
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Paolo Taveggia, ex direttore organizzativo del Milan ed ex team manager Napoli: “Ricordo perfettamente quel Milan-Napoli perché era il mio primo Milan-Napoli e alle 4.30 il giorno prima della partita ero sveglio. Mia moglie mi chiese perché non dormissi, gli risposi che ero eccitato perché salendo dagli spogliatoio il giorno dopo avrei visto Maradona,non potevo dormire!
Quando Ancelotti ha lasciato il calcio, mi ricordo che chiesi perché lo lasciammo andar via perché uno sereno come lui, un compagno di squadra così non ne avevo visti tanti e quindi chiesi di tenerlo dentro, nello spogliatoio, poi però andato ed è stata la sua fortuna. La sua e quella di tante squadre. Mi spiace che a Napoli non abbia fatto bene, qualcosa non ha funzionato.
L’esperienza a Napoli è un mio rimpianto. Sono capitato nella diatriba tra Corbelli e Ferlaino, la società mi ha sempre trattato bene, ma non ho avuto un grande rapporto con De Canio perché non era una persona sincera secondo me, non aveva voglia di stare, un giorno voleva restare, l’altro andare via. A Brusson mi chiese almeno due volte di chiamare Corbelli perché voleva andare via, lui questa cosa l’ha smentita più volte, ma questo atteggiamento a me non piaceva.
Il Napoli è in grado di fare una meravigliosa figura contro chiunque. Il Real Madrid è una buona squadra, ben allenata, ma il Napoli ha tutte le caratteristiche per fare più che bene. Io farò il tifo per il Napoli e quando incontrai De Laurentiis in aeroporto gli dissi che guardavo solo il Napoli perché mi divertivo”.
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