Gregucci bacchetta ADL: "Al Napoli manca serenità e il primo a doverla dare è lui"

“Per la qualificazione in finale di Coppa Italia vedo un 50% di possibilità per Napoli ed Atalanta. Partita che può essere determinata da un qualsiasi episodio da ambedue le parti - queste le parole di Angelo Gregucci, allenatore dell’Alessandria ed ex Atalanta, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio -. Ma se il Napoli non trova serenità, depaupera un progetto importante partito anni fa. Il vero problema è dare continuità al progetto. Le squadre che stanno facendo bene sono quelle che hanno continuità e lungimiranza, quelle che hanno fatto progetti tecnici consolidati nel tempo. Il Napoli ha giocatori molto funzionali all’idea di Gattuso, però sono subentrati infortuni e Covid. Osimhen, ad esempio, ha giocato quasi mai, prima per infortunio e poi a causa del virus.
Al Milan l’anno scorso, con la stessa rosa, si era messo in discussione Pioli; ora, grazie anche alla continuità di cui parlavo prima, i risultati si vedono. Le voci di un cambio allenatore minano la serenità dei giocatori. Quando le polemiche esterne attaccano la rosa, vuol dire che il gruppo non è molto solido. Non si gioca per l’allenatore, ma perché si rappresenta una società, una città molto importante e, di conseguenza, una maglia. La Juventus ha una politica per cui l’importante è vincere, ed anche lì hanno uno zoccolo duro che va avanti da anni, con giocatori storici come Buffon e Chiellini. Il Napoli ha cambiato tanto e ha ringiovanito molto la rosa: ora bisogna dare tempo a questi ragazzi di diventare un gruppo compatto e coeso. Per formare una squadra ambiziosa e forte ci vuole del tempo, per distruggerla ci vogliono due secondi. La serenità dovrebbe darla il presidente in primis”.
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