L'ex Fontana difende ADL: "Sono testimone di una proprietà partita da zero e arrivata in alto"

L'ex Fontana difende ADL: "Sono testimone di una proprietà partita da zero e arrivata in alto"TuttoNapoli.net
venerdì 22 luglio 2022, 22:00Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
A “1 Football Club”, programma in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano Fontana, ex calciatore del Napoli ed attuale tecnico dell'Imolese.

A “1 Football Club”, programma in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano Fontana, ex calciatore del Napoli ed attuale tecnico dell'Imolese.

Giusta la contestazione dei tifosi? L'episodio di ieri va condannato "Non sono a conoscenza dell'ultimo evento, ma non sono notizie che fanno piacere. Al di là dei sogni dei tifosi, assolutamente legittimi, sono testimone di una proprietà che è partita da zero ed è riuscita a restare in alto e diventare credibile in campo europeo. Ad Adl si può additare di non essere riuscito a vincere lo Scudetto, ma non sempre è stata colpa sua, anzi, ricordiamo anche la stagione dei 91 punti. Quel gruppo di lavoro creato da Benitez e portato avanti da Sarri era lì lì per vincere. Si è poi pensato che cambiare la guida tecnica avrebbe potuto portare altri risultati, ma non sono arrivati. Napoli è una piazza esigente e vuole vincere, la reazione dei tifosi è la dimostrazione, ma c'è modo e modo di alzare la voce. Ora tocca alla società ricostruire una rosa all'altezza degli obiettivi. Ad oggi il Napoli è in ritardo sul mercato, ma prima di giudicare aspettiamo la fine del mercato".

A Napoli ci sono stati errori di comunicazione? Adl ha parlato di Scudetto, Spalletti di difficoltà ad arrivare tra le prime quattro... "La comunicazione è importante a tutti i livelli ed in qualsiasi rapporto, anche nei matrimoni. Allineare tante teste è difficile, e dichiarazioni così differenti confondono i tifosi. Adl fa sforzi e deve dire per forza che la sua squadra è competitiva. Ha fatto un investimento importante con Osimhen, ad esempio, e quando una società porta giovani così importanti e di prospettiva, vuol dire che ci crede davvero. Poi si può recriminare sul fatto che il Napoli cerchi giocatori da lanciare e non fatti e finiti, ma dal canto suo Adl deve fare per forza quelle dichiarazioni. Poi sì, c'è stato un difetto di comunicazione con l'allenatore che, evidentemente, non ha ricevuto le garanzie tecniche che ritiene sufficienti. Probabilmente il presidente ha investito su profili che Spalletti non ritiene idonei al suo progetto. Conosco Aurelio, è caparbio e vuole combattere contro determinati sistemi senza mettere a rischio le casse societarie".

Sono usciti uomini importanti, sostituiti da giovani di belle speranze. Come si sente Spalletti? "Luciano non è l'ultimo scappato di casa, credo che abbia la forza di chiedere determinati giocatori, evidentemente ha avallato le scelte societarie, ovviamente in relazione a quelle che sono le potenzialità del club. Mertens ha fatto la storia del Napoli, ma è arrivato da sconosciuto. Quando un allenatore accetta la realtà partenopea sa già che non arriveranno mai calciatori già fatti, ma possono arrivare giovani dal futuro importantissimo. Magari calciatori validissimi, ma con poca esperienza e con tutto ciò che ne consegue".