Mannone svela: "A 26 anni ebbi un'offerta dal Napoli, ero il migliore della Premier..."

Mannone svela: "A 26 anni ebbi un'offerta dal Napoli, ero il migliore della Premier..."TuttoNapoli.net
venerdì 4 settembre 2020, 10:00Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
Quella di Vito Mannone è una storia di un italiano che ce l'ha fatta ma che in Italia è stata relegata solo a qualche trafiletto

Quella di Vito Mannone è una storia di un italiano che ce l'ha fatta ma che in Italia è stata relegata solo a qualche trafiletto. Una storia fuori dagli schemi perché le sue scelte non sono state scelte banali, comuni. A 17 anni, dopo aver vinto il campionato Allievi con l'Atalanta, riceve la chiamata dall'Arsenal per entrare subito in prima squadra come terzo portiere, e decide di lasciare la strada sicura della trafila in Primavera per un mondo in quel momento inesplorato. "Avevo 17 anni e un mese prima della chiamata dell'Arsenal morì mio padre. Ero solo con mia mamma e abbiamo fatto una scelta che sembrava caduta da cielo...", ha raccontato ai nostri microfoni. Aggiungendo poi di non essersi mai pentito, nonostante il suo trasferimento in Inghilterra l'abbia penalizzato, soprattutto in chiave nazionale. "Qualcuno negli anni se l'è legata al dito. Sono stato penalizzato perché ho fatto scelte diverse a 16 anni e già nella trafila delle nazionali giovanili sono stato escluso. Avrei dovuto fare il percorso che fanno tutti, ma io in quel momento sentivo di dover prendere un'altra vita. Ed è stata la scelta giusta: ho più di cento partite in Premier e ho vissuto emozioni incredibili. Solo una volta sono stato vicino al ritorno in Nazionale..."

Quando? "Con Conte in panchina. Prima dell'Europeo, lui già sapeva di dover andare al Chelsea dalla stagione successiva ed era spesso in Inghilterra per vedere partite. Io ero al Sunderland e lì mi vide in azione diverse volte: grazie a quelle partite arrivò la pre-convocazione, poi però arrivarono le convocazioni per l'Europeo e Conte fece altre scelte".

Al Sunderland nella prima stagione si creo una piccola little Italy. "Si, c'era Paolo Di Canio in panchina e oltre a me c'erano Giaccherini, Borini e Dossena. Fu una stagione incredibile, la mia migliore stagione. Ci salvammo in maniera miracolosa, parai più rigori col Manchester United in semifinale di coppa di Lega (oggi Carabao Cup, ndr). Io che ero tifoso del Milan sembravo Dida nel 2003 all'Old Trafford, con novemila tifosi alle mie spalle. Dopo quella notte lì sono diventato una leggenda, fui nominato miglior giocatore del Sunderland 2013/14, e arrivarono offerte da tantissimi club. Ma feci una scelta di cuore e decisi di restare al Sunderland, di continuare a lottare e a soffrire con loro".

Anche dalla Serie A arrivarono offerte. "Si, dal Napoli e non solo. In quella stagione, statistiche alla mano, fui il migliore della Premier e avevo 26 anni... Pensa che dopo la gara all'Emirates mi chiamò anche Wenger nel suo studio".