Spinazzola: “Ho sofferto di depressione post-infortunio. Le mie psicologhe mi hanno aiutato”

Leonardo Spinazzola, ospite dell’ultimo episodio di Drive&Talk, format prodotto dai canali ufficiali della SSCNapoli, ha raccontato anche del dramma vissuto post infortunio a Euro2020: “Quando mi feci male all’Europeo ricevetti il sostegno di tantissime persone. Ho avuto tanto supporto dietro. Però dopo se non stai bene con te stesso ci fai poco. Ci fai pochissimo.
I primi tre mesi dopo l’infortunio ero entusiasta e voglioso di tornare più forte di prima. Poi il buio. Lì depressione proprio. I bimbi sicuramente erano una medicina naturale e mia moglie. Abbiamo i miei amici che venivano sempre. Io non andavo spesso a Foligno. Però in quei mesi andavamo, scappavamo sempre a Foligno. So che è un mio pregio e un mio difetto. Ma io sono veramente un capoccione. Cioè io quando mi sono fatto male ho detto, io quattro mesi rientro.
Dopo quattro mesi ho avuto due mesi proprio…Infatti ho avuto anche nella testa uno stacco. Non mi ricordo quello che era successo prima. Tante cose. Cioè io andavo al campo ma non ero io. Cioè stavo lì, poi durante il giorno io partivo con balli, allegria, però non è che m'aprivo. Era difficile starmi accanto perché io non volevo. Ero entrato in protezione. Poi dopo con il mio preparatore, il dottore, qualche chiacchierata l'ho fatta e mi serviva. E poi c'era mia moglie. Ho anche conosciuto le mie grandi psicologhe che tuttora mi seguono.
Non c'è nessuna vergogna a chiedere aiuto. Mi ha aiutato tantissimo, ma anche dopo che che ho iniziato a giocare perché ho avuto dei momenti... Cioè, tornavo sempre lì. E il rientro in campo è stato un po' la luce in fondo al tunnel. Non ho avuto paura, io non ho paura di niente. Poi ho avuto la fortuna di vincere appena rientrato. E poi dicevo l’anno dopo ho fatto un bell’anno”.

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