Ventura ricorda: "A Napoli arrivai troppo presto, ma che orgoglio partecipare alla ricostruzione"

A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" è intervenuto Giampiero Ventura, allenatore con un passato al Napoli: "Conte si è ispirato a me per il Bari? Se lo dice, sarà vero. Il mio Torino è molto diverso da quello attuale. Ricostruimmo tutto con i giovani, questa è una squadra con valori assolutamente superiori. Secondo me avrebbe potuto giocare per delle posizioni importanti, poi purtroppo ci sono le annate che nascono male. I valori all'interno del Torino ci sono tutti però. Ci sono Belotti, Zaza, Verdi, Ansaldi, Izzo, Sirigu: sono giocatori di grandissimo spessore.
ATTUALITA' - "Napoli? Non guardiamo l'ultima partita, credo che sia molto diverso dal Napoli che ha battuto l'Atalanta. Però c'erano Mertens, Insigne e Osimhen. Evidentemente anche questo momento è particolare, forse la partita di ieri è stata la peggiore della squadra in campionato ma ci può stare, l'annata è particolare per tutti. Ci si allena poco, gli infortuni e il COVID-19 incidono e si gioca ogni 3 giorni, si deve restare sul pezzo. Ogni tanto il calo ci può stare. Due domeniche fa guardavo la classifica e pensavo che senza la penalizzazione e giocando poteva essere primo. La squadra ha valori assoluti".
CORSA SCUDETTO - "Campionato equilibrato? Sì, totalmente diverso da tutti gli altri. Ora si gioca ogni 3 giorni, chi è partito con lo stesso allenatore è partito avvantaggiato. Finalmente però non c'è la certezza che una squadra vinca sicuramente, quindi è più affascinante. La Roma fa tanti gol a Sassuolo e Torino e poi viene distrutta dall'Atalanta che era in un periodo buono ma non buonissimo. Non c'è nessuna certezza di fare risultato. Il Milan è primo in classifica ma pochi giorni fa perdeva in casa del Genoa e stava perdendo in casa contro il Verona".
FUTURO - "Offerte per panchine? In 35 anni è la prima volta che sono in attesa. Dentro mi è rimasta una voglia di calcio e di rivincita. Chi ha giocato ad alti livelli deve mettersi nei panni dei giocatori e non il contrario. Bisogna avere l'umità di calarsi in certe realtà. Sacchi e Sarri non hanno fatto i calciatori ad alto livello eppure hanno fatto qualcosina. Le idee non hanno età, dipende da cosa sei in grado di produrre".
PASSATO AL NAPOLI - "Rimpianto di essere arrivato al Napoli troppo presto? Assolutamente sì, era qualcosa di irripetibile e mi auguro che sia così. D'altra parte sono orgoglioso di aver iniziato la ricostruzione del Napoli attuale, mettendo una piccola pietra. De Laurentiis? L'ho visto purtroppo l'ultima volta a un funerale, certamente gli farò gli auguri di buone feste. Tutte le persone con cui ho lavorato mi restano nel cuore".
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