VIDEO - L’editoriale di Chiariello: “E' un sogno: campionato riaperto e mo facite l’uommene!”

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, è intervenuto col suo consueto editoriale il giornalista Umberto Chiariello: “Quando si parla di libro dei sogni evidentemente si pensa a qualcosa di irrealizzabile. Devo essere sincero alla fine del girone d’andata mi sembrava irrealizzabile che il Napoli potesse ancora lottare per lo scudetto. La doppia sconfitta in casa con Empoli e Spezia sicuramente orientava il giudizio. I tanti infortuni che avevano colpito il Napoli e la frenata enorme in casa del Sassuolo e i due persi, dopo aver dominato, gridavano vendetta, il pareggio col Verona. Insomma c’era stata tutta una serie di segnali che poteva far pensare di essere pessimisti. Io invece ho cercato di mantenere un giudizio solo pensando a quelle che sono le evidenze statistiche, e a 39 punti dopo il girone d’andata nessuno ha mai vinto uno scudetto. Significava fare una montagna di punti infinita nel girone di ritorno e soprattutto significherebbe che chi sta davanti crolli. E questa doppia coincidenza mi sembrava pressoché impossibile. Il Napoli nel girone di ritorno doveva fare 48 punti, cioè il sul record storico fatto solo con Sarri con quella squadra meravigliosa della ‘grande bellezza’. E l’altra ipotesi era che l’Inter crollasse, non si poteva proprio immaginare che avvenisse visto che è la squadra campione d’Italia, Inzaghi veniva riempito di complimenti per il gioco più bello dell’anno scorso e gli arrivi aveva surrogato le partenze sanguinose di Lukaku e Hakimi. Il famoso libro dei sogni.
In questo turno di campionato, solo scherzando, si sarebbe potuto dire: l’Inter perde in casa col Sassuolo, il Milan pareggia sul campo della Salernitana ultima, l’Atalanta perde a Firenze e la Juventus pareggia nel derby col Torino. Ebbene il libro dei sogni a volte qualcosa di realizzabile. La Juve viene messa sotto sul piano del gioco dal Torino, non una novità, e la pareggia; già qua la prima avvisaglia. Poi succede che a Salerno con un tifo straordinario una grandissima Salernitana ribalta il risultato e porta a casa un pareggio che ridà l’entusiasmo all’ambiente. Abbiamo visto una squadra ben messa in campo, con una mentalità di far male all’avversario e un Milan che ancora una volta conferma quello che pensavo, che non fosse squadra da scudetto. Oggi il nostro libro dei sogni ha continuato a realizzare il nostro giardino fiorito dei pensieri belli con l’Atalanta che perde a Firenze. E stasera, udite, udite, il Sassuolo dà una lezione di calcio e di gol all’Inter in casa sua. L’Inter con due sconfitte in tre partite è in crollo verticale, perché ha perso pure col Liverpool. Anche se ha giocato bene con gli inglesi, nel derby e col Napoli sta perdendo pezzi e punti, senza Brozovic il centrocampo non si riconosce.
Insomma il campionato è veramente riaperto, però il Napoli va a Cagliari. Il Napoli è perseguitato dalla mala sorte: infortuni a catena. Sarà solo malasorte? Ci sarà responsabilità dello staff, dei preparatori atletici e dei medici o è veramente che noi abbiamo bisogno della famosa benedizione? Perché il Napoli a centrocampo perdi tutti i pezzi: Anguissa, Lobotka e Fabian che non giocherà. Osimhen probabilmente non giocherà, se lo rischia è proprio perché l’Inter ha perso in casa. Insigne non ci sarà, si prova a recuperarlo per Barcellona perché ha ancora problemi. Chi pensa che il capitano si sia tagliato fuori non conosce il carattere di questo ragazzo, che vuole lasciare Napoli con qualcosa d’importante, che gioca con umiltà e sacrificio anche da terzino e mediano e lo fa perché ci tiene alla sua squadra. Rigetto tutte le illazioni sulla mancanza di Insigne a Cagliari, il punto di fondo è che abbiamo tante assenze. Spalletti potrebbe provare persino la difesa a tre, ma in avanti Mertens alle spalle di Petagna insieme a Ounas, perché il Napoli va a Cagliari per vincere. Quando il Napoli si trovò nella stessa situazione a Venezia feci un tweet scherzoso e dissi ‘E mo facite l’uommene’. Ha portato bene, mi hanno chiesto di rifarlo e per questo ho scritto ‘facite l’uommene parte seconda’”.
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