Ultima chiamata per Insigne: ultimo sprint per un sogno durato un decennio

Ha il sapore di ultima grande occasione della carriera la sfida contro l’Atalanta di Lorenzo Insigne. Lui, capitano del Napoli tornato in città a leccarsi le ferite per la tremenda delusione mondiale incassata con la maglia della nazionale, che da mesi vive già una situazione complessa da gestire. Un addio lungo, trascinato, con la partenza in direzione Toronto annunciata con tanto di video sui social e conseguenze arrabbiatura del popolo partenopeo.
Il sogno covato per un decennio
Nella trasferta di Bergamo il Napoli mettere sul tavolo molte delle sue fiches scudetto. Con una squadra in emergenza (a Spalletti mancheranno Rrahmani, Osimhen e Di Lorenzo), servirà il guizzo del capitano, che in questo campionato ha faticato tremendamente in zona gol: nella trasferta sul campo della Lazio l’unico gol in trasferta del numero 24. Ma non sono solo i numeri a raccontare la stagione con molto più bassi che alti di Insigne, che ha pagato in maniera chiara la mancanza di serenità per le questioni contrattuali e la scelta di cambiare totalmente vita (e pure carriera).
Dolori azzurri
Dalla notte di Palermo a quella di Bergamo, dal ko incredibile con la Macedonia ad una nuova (probabilmente ultima) occasione di riscatto. Per tenere il suo Napoli agganciato al treno scudetto Insigne dovrà ritrovare ispirazione e determinazione. Al suo fianco, per la squalifica di Osimhen, avrà quel Mertens compagno di mille battaglie, altro bomber con la valigia in un estate che avrà il sapore di vera rivoluzione. C’è però un ultimo tentativo, un lancio di dadi che può cambiare il destino e dare nuova linfa a quel sogno scudetto inseguito per oltre un decennio dal capitano del Napoli.
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