Da Bologna: “Ballottaggio davanti, 500 tifosi rossoblù a Riyad. Italiano? Possibile nuovo rinnovo”
Marcello Giordano, giornalista de Il Resto del Carlino, è intervenuto nel corso di 'Domenica Azzurra' sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "Ci sarà qualche variante tattica contro il Napoli? Considerato che Italiano ha variato contro la Juventus, passando al 4-3-3, e l’esperimento è stato non positivo. Anche perché Ferguson è alle prese con un ginocchio che si gonfia e si sgonfia, non è lui, e cambiando modulo il Bologna ha cambiato anche spartito e non è andato bene. Credo che il Bologna se la giocherà con l’ambito ideale, cioè il 4-2-3-1, con Odgaard e Orsolini e vedremo chi al posto dell’infortunato Bernardeschi tra Rowe e Cambiaghi. Rispetto, però, alla partita di campionato qualcosa è cambiato nel Napoli, sono gli accoppiamenti in campo visto che il Bologna gioca sempre uno contro uno a tutto campo. Sono curioso di capire se il nuovo schieramento del Napoli andrà a minare qualche meccanismo soprattutto all’interno del centrocampo del Bologna.
Chi sarà titolare tra Cambiaghi e Rowe? E’ da vedere dopo il primo allenamento vero di oggi. Nell’ultimo periodo Rowe si è sbloccato in Coppa Italia e sta entrando un po’ in più nelle dinamiche del Bologna, all’inizio ha faticato nonostante sia stato l’acquisto più costoso della gestione Saputo. Cambiaghi era in straordinaria forma fino ad un mese fa, si è fermato per un problema muscolare in Nazionale, da allora non ha trovato più giocate decisive se non in Europa League a Vigo. Però è un giocatore che ha nelle proprie corde la capacità di saltare l’uomo e spaccare la partita, cosa che piace non poco a Italiano. Sbilanciandomi direi Rowe dall’inizio e Cambiaghi a subentrare.
Sfida Conte-Italiano? Sono due allenatori che difficilmente ripetono lo stesso errore, mi aspetto un Napoli totalmente diverso rispetto a quello visto al Dall’Ara. Era in grande difficoltà, perché come tra l’altro anche il Bologna in quanto emergenza da inizio anno non si fatto mancare niente.
Difficoltà di inserimento di Beukema al Napoli? E’ la storia degli ultimi anni dei giocatori che vanno via da Bologna, è capita spesso. Senza tornare ai vari Britos, Verdi e Gabbiadini, come capita ai giocatori che vanno via dall’Atalanta, dove anche c’era Sartori, fa fatica a rendere quanto l’ambiente dove è stato. Influiscono tanti fattori, in primis le pressioni che si debbono sopportare. A Bologna si vive un ambiente sereno, dove c’è la sensazione di fare la storia ad ogni passo. Altrove quando si perde una partita ed è una tragedia. Il Bologna, l’anno scorso, era tredicesimo fino a fine ottobre e a un mese dalla fine del campionato era quarto. Vi assicuro che a ottobre non c’erano discussione e non si era parlato di un possibile sollevamento dall’incarico di Italiano. Lo stesso Zirkzee è andato via dal Bologna e a Manchester non sta giocando, stesso discorso per Calafiori non è un titolare inamovibile all’Arsenal.
L’attesa di Bologna per la finale di Riyad? Ci saranno 500 tifosi da Bologna, anche perché la Curva rossoblù ha preso i biglietti. Non sono pochi visto i costi della trasferta per Riyad. La città sono tre anni che vive sulle ali dell’entusiasmo con la consapevolezza di sapere che questa è una squadra forte. L’anno scorso chiuse nona per emergenza, ma era quarta ad un mese dalla fine. L’anno prima arrivò quinta, ma era terza a poco dalla fine.
Futuro di Italiano? Ha firmato il rinnovo in estate ed è passato a tre milioni netti all’anno fino al 2027. Ne ha parlato il ds Di Vaio, se i risultati continueranno ad essere questi, a fine anno si siederanno per prolungare fino al 2028. Poi bisognerà vedere cosa succede. Italiano papabile per il Napoli? E’ un tecnico che viene spesso accusato di non avere il physique du role da allenatore da grande squadra, lo vedete spesso in panchina in tuta, però è tanto tanto bravo. Il Bologna è una squadra che gioca sempre, Italiano migliora tantissimo i giocatori. Ad esempio Orsolini prima di Italiano aveva fatto al massimo aveva fatto 11 gol in stagione, l’anno scorso ne ha fatti 15 in campionato e 2 in coppa, quest’anno è già a quota 8 e non aveva mai iniziato così forte. E’ veramente uno che i calciatori li martella e li migliora. Era arrivato a Bologna con la fame di essere un’integralista e così non è stato. Ha iniziato col 4-3-3, leggendo le caratteristiche dei giocatori che aveva è passato al 4-2-3-1 trasformando Odgaard in trequartista. La squadra si allenava con la musica, cosa che lui non concepiva, persa la prima partita ha detto: ‘Va bene ascoltatela’, capendo di avere un gruppo serio. E’ un allenatore che si sta evolvendo, lo accusavano a Firenze di perdere le finali senza cambiare, ha vinto la Coppa Italia a Bologna passando alla difesa a tre”.
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