Insigne, scugnizzo moderno porta il Napoli in Europa

I gioielli del Cagliari pronti a mettersi in mostra davanti alla platea che (per alcuni) potrebbe diventare la loro. Ed infatti la bordata di Ibarbo gela lo stadio dopo un timido approccio degli azzurri che non hanno la cattiveria giusta per intimidire una formazione che timida non è! Mazzarri toglie la cravatta ma i nodi da sciogliere sono tanti, gli azzurri devono reagire, sono molli mentalmente. Cavani un po’ confuso e fremente di mettere la palla dentro, Maggio che non trova più il guizzo del cross dei bei tempi. Intanto Ibarbo sembra correre su una Ferrari, bruciando chi gli passa accanto… E’ inutile che Mazzarri dica ogni volta stancamente che i suoi ragazzi hanno sempre (dico sempre) bisogno di essere pungolati e vanno in partita fuori tempo, anche stavolta il Napoli fa copia e incolla, stralunato e poi cinico perché?
Sarà così nella ripresa? Intanto la Fiorentina conta sulla forza della Juve frantumando il Toro nel primo tempo, avrà pensato così anche il Napoli? Poi l’enigma del gol a inizio ripresa per gli azzurri, e il gol assegnato dopo l’autorete sarda e il non fuorigioco di Cavani, ottima dunque la discussione fra la quaterna arbitrale. Pulga che cullava un sogno viene riportato negli spogliatoi, il mister sardo ci resta davvero male. La gara non è bella, il Cagliari ammortizza le velleità azzurre fino al 20’, ovvero fino alla zampata vincente del Matador sotto misura, ancora dubbi sul gol in un pomeriggio strano, lento, in attesa di scappare via stasera.
Sappiamo tutti ahinoi che, la città della Scienza non c’è più, ma “l’arte e scienza” non manca mai contro il Napoli, e il Cagliari trova un gran gol a giro nel sette di Sau per l’inatteso pareggio, Rosati sfigato davvero, con lui sempre gol. Tutti dentro, da Insigne a Calaiò, e il Cagliari attacca, roba da matti, con la forza dei nervi distesi, l’ombra della bestia nera torna a farsi viva, alla vigilia lo avevamo sottinteso, è una squadra ammirevole per volontà e motivazioni, nonostante la salvezza già raggiunta e le velleità europee lontane. Ma sono anche alquanto tignosi, fallosi, gli azzurri non ci cascano, poi ecco a TEMPO SCADUTO la perla di quel ragazzino che oggi forse potrebbe trovare la sua consacrazione definitiva dopo momenti di piccole sofferenze, si LUI, INSIGNE, che parabola, Alvino ed Auriemma fuori dai panni in telecronaca. Carissimo Walter per come l’hai trattato forse questa gioia non la meritavi, ma tanto davanti a taccuini fumanti ci dirà come facevano a Torino con (Alex Del Piero) lo stiamo “preservando e tutelando”, solo che Alex alla sua età si stava già consacrando.
Forza, coraggio, faccia tosta, tecnica sopraffina e orgoglio infinjto di uno scugnizzo moderno che regala la vittoria al Napoli e corre felice e frastornato per lo stadio impazzito. Cavani che prima lo osserva “invidioso” e poi lo abbraccia quasi dandogli la benedizione. Lorenzo non dimenticherà questo pomeriggio, dove a gara finita, si sposta sulla sua destra e lascia partire un tiro a palombella nel sette, un eurogol che forse regala definitivamente la CHAMPIONS al suo Napoli!
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