Ciao Davide: due anni fa la scomparsa di un signore del calcio

Due anni fa moriva da solo in una stanza d'albergo a Udine Davide Astori, calciatore silenzioso, serio e leale, un capitano d'altri tempi che manca a tutti, non solo alla moglie o al figlio o ai suoi compagni o ai tifosi della Fiorentina. Tutti si riconoscevano in lui, molti lo hanno scoperto solo dopo la sua morte, accorgendosi della sua grande umiltà. Una tragedia, la sua, avvenuta a poche ore dal fischio d'inizio di Udinese-Fiorentina. Astori non rispose al richiamo di Pioli per fare colazione, poi la tragica scoperta. L'eredità di Astori è quella di un calciatore che amava il proprio mestiere, un giocatore distante dagli standard e dagli stereotipi attuali, un bravo ragazzo che aveva realizzato un sogno con le proprie forze.
Era sorridente e allegro, aveva una parola per tutti, non c'è mai stata retorica nel raccontarlo dopo la morte. Era davvero voluto bene da tutti. Meritata tutto l'amore che ancora oggi gli dimostriamo. Nel 2015 è stato ad un passo dal Napoli, saltò tutto per uno sponsor. Sarebbe stato bello.
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