Catania-Napoli 3-1, una partita specchio perfetto del campionato. Novanta minuti, e poi sarà (finalmente) futuro

Catania-Napoli 3-1, una partita specchio perfetto del campionato. Novanta minuti, e poi sarà (finalmente) futuroTuttoNapoli.net
© foto di Giacomo Morini
domenica 24 maggio 2009, 20:17Copertina
di Vincenzo Balzano
Gran gol di Bogliacino, poi errori difensivi e arbitrali. Per fortuna, è quasi finita.

Niente da fare. Nemmeno in una partita ufficiale di campionato che sa molto di amichevole gli azzurri riescono ad invertire quel trend negativo in trasferta che va avanti dal mese di ottobre (!), quando fu violato l'Olimpico di Roma contro la Lazio. Contro il Catania Donadoni rinuncia inizialmente a Lavezzi, ripropone Zalayeta dal primo minuto e cambia due terzi del centrocampo che affrontò il Torino al San Paolo, optando per Blasi e Pazienza a supporto di Bogliacino in cabina di regia.

SONNOLENZA ACUTA E VANTAGGIO AZZURRO - I primi venti minuti sono di una noia mortale. Un pantano di non gioco in cui l'unica "emozione" se così la si può chiamare, è l'infortunio che mette ko Pazienza e impone a Donadoni di sostituirlo con Datolo. Il che forse non è un episodio sfortunato, perchè con l'ingresso in campo dell'argentino il Napoli acquisisce un pò di brio. E così al ventottesimo va pure in vantaggio: il gol porta la firma del migliore in campo, quel Mariano Bogliacino che da poco meno di trenta metri va a togliere la ragnatela dal sette alla destra dell'incolpevole Kosicky. Grande rete e Napoli giustamente avanti. Gli azzurri hanno anche la possibilità di raddoppiare, ma sette minuti dopo il tiro ad incrociare di Mannini finisce di un soffio a lato.

GOL SBAGLIATO,GOL SUBITO - Il vecchio adagio viene buono anche al Massimino. E infatti dopo l'occasione di Mannini il Catania perviene al pareggio. Cross da sinistra del napoletano Capuano, dormita contemporanea di Contini e Aronica e palla a Morimoto, per il quale è un gioco da ragazzi battere Navarro di testa. Il Napoli non ci sta, e si getta subito nuovamente in avanti: un buon intervento di Kosicky evita il gol di Datolo

INVENZIONI E CAPOLAVORI - La ripresa si apre esattamente come si era aperto il primo tempo. La partita è scialba, il caldo la fa da padrone e la girandola di sostituzioni vede in campo prima Lavezzi e poi, dopo tre mesi, anche Gargano. Quando tutto fa presagire che sarà pareggio, entra in scena il Signor Baracani, arbitro debuttante in Serie A. Il fischietto fiorentino al quarantatreesimo vede un intervento fantasma di Santacroce su Martinez in area di rigore: in realtà il giocatore del Catania cincischia sul pallone e cade da solo. Ma tant'è, dagli undici metri Mascara batte Navarro. Passano tre minuti e il giovane Falconieri mette la parola fine alla partita, con un gran tiro che fa il paio con quello di Bogliacino e fissa il risultato sul tre a uno. Punizione troppo forte per il Napoli, ma specchio di un campionato che i tifosi non vedono l'ora di archiviare.

CATANIA-NAPOLI 3-1 (28'Pt Bogliacino, 35'Pt Morimoto, 43'St Mascara (Rig.), 46'St Falconieri

CATANIA (3-4-1-2): Kosicky; Stovini, Terlizzi, Capuano; Izco, Sciacca, Tedesco (20' St Biagianti), Llama (14'St Falconieri); Mascara; Martinez, Morimoto. All.: Zenga

NAPOLI (3-5-2): Navarro; Santacroce, Contini, Aronica; Grava, Blasi (30'St Gargano), Bogliacino, Pazienza (17'Pt Datolo), Mannini; Pià (13'St Lavezzi), Zalayeta All.: Donadoni.