Da Zero a Dieci: i due acquisti annunciati, Sarri inchioda ADL sul mercato, Meggiorini senza vergogna e l’evento senza precedenti

06.11.2017 09:07 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Da Zero a Dieci: i due acquisti annunciati, Sarri inchioda ADL sul mercato, Meggiorini senza vergogna e l’evento senza precedenti
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(di Arturo Minervini) - Zero a questo clima di terrore. Del tutti contro tutti, dell’io l’avevo detto e tu sei quello che non sostieni ed i soliti luoghi comuni. Una fiera delle banalità, un’accozzaglia di pensieri che probabilmente hanno ognuno una dignità, senza che ci si debba necessariamente insultare. La crescita di un ambiente nasce anche dalla capacità di sottolineare eventuali problemi, affrontarli e risolverli. Un ambiente asettico ti permette di prevenire qualche infezione, ma non ti consente di generare quegli anticorpi per affrontare nuovi problemi. La guerra dei Roses, combattuta nel salotto di casa tra membri della stessa famiglia. Su questo aspetto, Napoli deve ancora crescere. E tanto…

Uno l’uomo del Chievo che ha scorto qualche volta la linea di metà campo. È Roberto Inglese il pioniere mandato in avanscoperta da Maran ad esplorare zone ignote ai suoi. Esploratore che si muove a tentoni su una caverna buia, superstite di una squadra che ha deciso esclusivamente di distruggere e mai di inventare, isolando l’attaccante come un cavo da 220v. Se il calcio italiano è ridotto così male, se dall’estero non si investe su questo prodotto, è colpa di questa mentalità Flintstoniana.

Due gare su quattro senza gol. La linea emotiva azzurra si è ritrovata ad esplorare due zone d’ombra, un bosco che fa filtrare poca luce e toglie ossigeno come accade alle piante. È un reparto offensivo che perde di vivacità, oberato da una serie infinita di partite giocate senza sosta e sempre a mille all’ora. È l’eterno dilemma che si ripropone con tremenda attualità, la questione sulla quale verte il sogno di questa squadra. Dopo le sue immani dodici fatiche, Ercole si concesse un anno di meritato riposo. Quei tre quando potranno tirare un po’ il fiato?

Tre vittorie in sette gare dopo l’ultima sosta, con due pareggi e due sconfitte. Il dato non è entusiasmante, ma buttarlo lì senza analizzarlo avrebbe poco senso. Pesa nel bottino l’aver incontrato la squadra più in forma al mondo (il City) e due squadre che hanno praticamente rinunciato a giocare (Inter e Chievo). Allo stesso modo, però, sarebbe peccato grave di superbia non prendere in considerazione le cause di questo calo che resta comunque evidente, nella tenuta atletica e nella lucidità del palleggio, vero segreto di Pulcinella nel sistema di Sarri.

Quattro minuti a terra ogni due giocati. Arrivata una commissione appositamente da Dublino per assegnare a Riccardo Meggiorini il nuovo Guinnes World Record nella categoria tuffi sull’erba. Imbarazzante come l’ananas sulla pizza o come un paese che si interroga sugli amori di quella lì che è la sorella di quella Belen famosa non si sa bene per cosa. 

Cinque all’ennesima prestazione pallida di Hamsik. Privo di colore, come il Conte Vlad, si scioglie nuovamente sotto il sole veronese. Difficile analizzare il momento del capitano, che avrebbe bisogno di Caparezza per essere guidato fuori da un tunnel che adesso sta diventando più lungo del San Gottardo. Un Dorian Gray, che rivede lo splendore nel suo ritratto e che non riesce più a rendere attuale quella meraviglia. Passerà, come sempre. Ma che sofferenza. “Al mondo esiste una sola cosa peggiore dell'essere oggetto di conversazione, ed è il non essere oggetto di conversazione”. Forza capitano.

Sei a Mario Rui. Prestazione onesta per l’ex Roma, destinato solo a crescere nelle prossime uscite. La questione è un’altra: non si può pensare di sostituire un Rolex con uno Swatch. È diversa la struttura, sono diversi i materiali, la cura, l’armonia anche se il risultato può risultare lo stesso. Ghoulam in questo momento era un’eccellenza nel mondo, una rarità nell’universo in estinzione dei mancini puri. Perdere anche lui, dopo aver perso il secondo giocatore più pagato nella storia del club (Milik), rappresenta un evento storico quasi senza precedenti, l’accanimento inspiegabile della sorte. Un pensiero con il quale dovremo convincere, una difficoltà che impone a tutti di dare ancora di più. Nessuno escluso. 

Sette trasferte, la prima senza assaporare nel viaggio di ritorno il sapore della vittoria. Il rischio delle buone abitudini è questo, ti fanno perdere contatto con la realtà, ti inducono a pensare che tutto sia dovuto. Facendo un passo indietro, analizzando complessivamente la situazione, un pareggio su un campo tignoso come quello del Chievo ci può anche stare. Eppure, la sensazione è che sarebbe bastato davvero una spolverata in più di Napoli per piantare la bandiera azzurra per la seconda volta in stagione sul pianeta Bentegodi. 

Otto reti in dodici gare. Numero che racconta di una solidità che il Napoli cerca di costruire da mesi e che adesso pare essere davvero realtà. Con Albiol in campo la cifra assume contorno ancor più impressionanti: appena 3 reti subite in 9 gare. Evidente che questa squadra nella sua identità trova certezze e conforto che nemmeno la coppia Ferro-Consoli. Significativo come dall’altra parte del fiume, dove ci sono quelli ‘cattivi’ (sportivamente), la perdita di Bonucci abbia portato la Juve a dissolvere quello che era il punto forte dei bianconeri. Se cercate un sorriso stamattina, cercatelo in questi numeri. 

Nove come numeri di bomber che animano le discussioni. Dries è poco lucido, ma è comprensibile. Mancherebbe un ariete ed il pensiero va a Milik. Pensi che dall’altra parte c’è Inglese, che non tocca palla e pensi che non è quello che serve. A Genova c’è Quagliarella che segna a raffica, soluzione romantica per gennaio. Storie che si intrecciano, trame che devono ancora dispiegare la loro vera essenza. Mertens è la certezza. Arek è l’enorme rimpianto per la variante tecnica. Inglese è il punto interrogativo. Quagliarella è una lontana tentazione. Un destino che accomuna tutti quelli che vivono con il peso del gol, che quando non arriva ti toglie il fiato ed il sonno. Divagazioni dopo uno 0-0 da astinenza da reti, di una domenica pomeriggio eccessivamente nuvolosa. 

Dieci alla forza di Sarri nel ribadire la solidità dei suoi. Dieci alla richiesta spontanea ad Aurelio De Laurentiis sul mercato che: a gennaio dovrà portare due innesti: terzino ed attaccante. Fino ad allora bisognerà fare quadrato, essere il punto di forza del compagno al tuo fianco come uno schieramento spartano. Maurizio avverte la difficoltà, l’affronta a testa alta e senza fare drammi. Cerca di spostare l’attenzione, si prende le solite accuse da bar nei salotti tv, anche perché francamente se ne infischia. Nel frattempo, per chi lo avesse dimentica tipo ‘Tuttosport’ che in prima pagina non accenna minimamente alla questione, il Napoli resta primo e solitario in classifica. Non ci avreste messo una firma gigante ad agosto?