De Laurentiis fa il populista solo quando gli conviene: l'imprenditore che chiede scelte di cuore

Usi questi argomenti per convincere eccellenze in campo e fuori come Ciro e Kalidou, perché non potrà mai convincere i tifosi del contrario
01.06.2022 07:33 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
De Laurentiis fa il populista solo quando gli conviene: l'imprenditore che chiede scelte di cuore
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Vedere vile moneta, poca (relativamente alle richieste), e (forse) vedere Vesuvio. L’ultima trovata di Aurelio De Laurentiis nella trattativa con Dries Mertens e Kalidou Koulibaly per il rinnovo dei rispettivi contratti con scadenza 2022 e 2023. Ancora una volta il patron del Napoli sceglie la via del populismo, proprio lui che è sempre pronto a bollare gli altri (è accaduto molte volte con Luigi De Magistris sulla questione stadio) di esserlo. 

De Laurentiis, che rivendica con grande fierezza di non essere un tifoso di calcio ma un imprenditore che fa impresa, poi vorrebbe che i suoi dipendenti mettessero da parte il profitto e scegliessero sempre e solo ascoltando il cuore. C’è dunque un vuoto narrativo nell’escamotage di Aurelio, una spaccatura profonda tra quella che è la sua priorità e quella che per lui dovrebbe essere la priorità dei calciatori.

Immaginate la scena al prossimo consiglio d’amministrazione del Napoli, con tutti i membri della famiglia ben retribuiti a chiusura del bilancio. “Eh no, quest’anno dobbiamo scegliere tra Napoli e la vile moneta e il panorama del golfo”. La risposta dei partecipanti, la conosciamo già.

Parli di progetto, di ambizioni, di crescita. Usi questi argomenti per convincere eccellenze in campo e fuori come Ciro e Kalidou, perché non potrà mai convincere i tifosi del contrario: il loro percorso racconta di un amore viscerale per questa città e di un rispetto profondo per i tifosi. Temi su cui il presidente dovrebbe forse prendere qualche lezione privata.