Dzemaili: "Ha più paura il Barça di pescare noi dalla quarta fascia. Siamo fortissimi e tutti ci sentiamo importanti, l'anno scorso invece..."

Blerim Dzemaili, centrocampista del Napoli che grazie ad i suoi 7 goal è stata una delle più belle sorprese dello scorso campionato e che ha dovuto saltare la prima partita col Bologna per squalifica, ha parlato ai microfoni di Radio KissKiss Napoli, la radio ufficiale della società. Ecco quanto evidenziato da tuttonapoli.net:
Esordio col Bologna visto dall’esterno?
“Mi ha fatto l’impressione che ho avuto nel ritiro: squadra forte che gioca palla a terra, una squadra consapevole della sua forza ma che vuole soffrire. Abbiamo voluto soffrire i primi 30 minuti, abbiamo aspettato il momento giusto ma la squadra ha una voglia incredibile quest’anno”.
Differenze tra Mazzarri e Benitez?
“Ogni allenatore ha una filosofia diversa. Mazzarri voleva un altro calcio, aveva un altro tipo di formazione, Benitez ha un altro gioco. Noi cerchiamo solo di interpretare bene ciò che dice il mister ma non sopravvalutiamo il campionato, era solo la prima partita. Ci aspetta un campionato lungo e difficile con la Champions e la Coppa Italia”.
Prossimo match col Chievo?
“Le partite con le piccole non vanno sottovalutate, da quando sto a Napoli abbiamo perso tanti punti con queste squadre ma quest’anno non succederà perché siamo tutti maturati. Gli altri anni se vincevamo 3-4 partite ci sentivamo appagati, un calciatore deve sempre avere fame, deve sempre provare ad arrivare più lontano, è questa la mentalità che ci serve”.
Organico rivoluzionato?
“Non parlo dell’anno buono perché dobbiamo ragionare partita dopo partita. Non dimentichiamo che la squadra è stata tutta rifatta con tanti giocatori stranieri, che vengono dall’estero e che non parlano neanche la lingua. Il campionato italiano è uno dei più complicati in Europa. Arriveranno partite difficili. Il mister ci darà una mano perché è rispettato da tutti ed ha vinto tanto, quest’anno dobbiamo solo seguire ciò che ci dice”.
Cambio in attacco: Higuain-Cavani?
“Giocatori molto diversi ma entrambi fenomeni. Hanno fatto vedere la loro forza e le loro qualità. È andato via Edi che faceva 30 goal a stagione, è arrivato Higuain che forse non farà 30 goal ma ne farà fare altri 15 ai compagni. Higuain ci serve molto”.
Incidente a Capri?
“Ci siamo fatti tante risate però pure lui ne ha riso. Sono cose che succedono. Si allena da due giorni molto bene comunque. L’episodio è già dimenticato, questo è importante. La piazza ed i giornalisti devono stare calmi, non mettetegli pressione. Quello che fa Higuain per la squadra lo sappiamo noi, fa un grande lavoro per noi. Questa è la cosa principale. Se vinciamo ogni partita 2-3 a 0 e Gonzalo non segna ma poi vinciamo lo scudetto Gonzalo sarà più felice di tutti noi messi insieme”.
Sorteggi Champions?
“C’è un grande rischio: incontrare grandi squadre, ma non dimenticate che noi siamo il grande rischio degli altri. Noi abbiamo meno paura di incontrare il Barcellona di quanto il Barcellona abbia paura di incontrare noi perché dalla quarta fascia non ti aspetti certo il Napoli. Noi pensiamo solo al Chievo ora”.
Centrocampo svizzero?
“Non so se giocherò dall’inizio, io sono a disposizione del mister e spero di continuare la strada intrapresa lo scorso anno. Ho fatto un buon precampionato, spero di continuare così. Quest’anno ogni giocatore non si deve sentire lontano dal progetto, tutti siamo importanti. Benitez ruota molto, questo è un segno di importanza per ogni giocatore perché Benitez crede in tutti e 22 giocatori non come negli ultimi anni in cui eravamo 13 ad aver la fiducia. In una squadra serve molto equilibrio, dobbiamo aver la fame di recuperare la palla. Dobbiamo sacrificarci per la squadra, anche i giocatori più avanzati e tecnici. Ognuno deve sacrificarsi per la squadra”.
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